La qualità dell'aria di dicembre in Trentino
Secondo il sito Appa, nel 2023 valori in calo per polveri sottili e biossido di azoto
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Il mese di dicembre 2023 è stato caratterizzato da concentrazioni degli inquinanti polveri sottili PM10 e biossido di azoto NO2 tipiche dei mesi invernali. Complessivamente i valori sono risultati inferiori alla media del periodo con solamente un’unica giornata di superamento del limite previsto per la media giornaliera (50 μg/m3) presso una sola stazione.
Più in generale nel corso dell'intero 2023 va evidenziato il trend di positivo miglioramento di questi due importanti indicatori della qualità dell'aria, in particolare le concentrazioni di biossido di azoto a Trento sono risultate inferiori anche a quelle del 2020, l'anno della pandemia da Coronavirus.
A dicembre le concentrazioni di polveri sottili sono risultate in leggero aumento nella seconda metà del mese nelle stazioni di fondovalle della rete provinciale di monitoraggio, con un andamento altalenante legato alle condizioni meteorologiche.
A conclusione dell’intero 2023 i valori misurati di polveri sottili sono risultati, per l’undicesimo anno consecutivo, inferiori ai limiti fissati dalla normativa sia relativamente ai valori di media annuale, sia al numero di superamenti del limite fissato per la media giornaliera.
Anche le concentrazioni medie mensili di biossido di azoto, pur in lieve aumento rispetto ai mesi precedenti, risultano in linea con l’andamento stagionale di questo inquinante e confermano il trend di generale diminuzione in atto negli ultimi anni.
Così come per le polveri sottili, anche il biossido di azoto ha evidenziato per l’intero anno 2023 concentrazioni ovunque inferiori al limite previsto per la media annuale (40 µg/m3); in particolare, per il quarto anno consecutivo tale limite è rispettato anche nel sito di traffico di Trento via Bolzano che, con 32 µg/m3, ha evidenziato la più bassa concentrazione media annuale da quando sono iniziate le misurazioni, inferiori anche a quelle del 2020 durante il quale, a causa del Covid, per lunghi periodi il traffico, principale sorgente di questo inquinante, è stato quasi azzerato.
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