Marmolada, radar sopra il ghiacciaio per averlo sotto controllo
I dati per verificarne la composizione in collaborazione con l’Università di Trento saranno confrontati con quelli di luglio e agosto
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La struttura interna del ghiacciaio della Marmolada torna sotto la lente dei ricercatori.
Questa mattina un sopralluogo è stato compiuto in quota con l’obiettivo di acquisire nuovi dati attraverso uno speciale apparecchio - il Ground Penetrating Radar - in dotazione al Dipartimento di Ingegneria e Scienza dell'informazione dell'Università di Trento.
Lo scopo è quello di studiare lo stato del ghiacciaio in condizioni termiche differenti: quella realizzata oggi è stata infatti la terza campagna di acquisizione dati dopo i sorvoli compiuti a luglio e agosto 2023, con una situazione di differente contenuto d’acqua liquida all’interno del ghiacciaio.
L’iniziativa è stata promossa dal Servizio prevenzione rischi e Cue e dal Servizio geologico della Provincia, in collaborazione con l’Università di Trento e grazie al supporto del Nucleo elicotteri del Corpo permanente dei Vigili del fuoco di Trento.
Il sorvolo è stato realizzato ricalcando il tracciato della scorsa estate, che aveva coperto buona parte del ghiacciaio.
L'analisi congiunta dei dati ripresi nelle 3 campagne, permetterà di verificare la capacità del radar e delle tecniche di elaborazione dei segnali, di estrarre informazioni sul volume del ghiacciaio e sulla possibile presenza di accumuli di acqua nella sotto-superficie.
In base all’esito della campagna, i monitoraggi con il radar potranno proseguire valutando anche il possibile impiego di droni che consentirebbero peraltro di operare in maniera più sistematica.
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