Rischio esondazione e servizi anti-sciacallaggio
In questi giorni di maltempo sono state preziose le ricognizioni dei Carabinieri
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Nel contesto dell’ondata di maltempo che ha colpito, insieme a tutto il Nord Italia, anche l’Alto Adige, i Carabinieri di Bolzano stanno concorrendo con propri assetti e velivoli alle attività di monitoraggio e prevenzione, con focus sui compiti specifici che spettano all’Arma in caso di eventi straordinari come esondazioni, interruzioni di strade, collegamenti e linee elettriche.
Il Comandante Provinciale dei Carabinieri di Bolzano, Colonnello Raffaele Rivola, ha svolto oggi personalmente una ricognizione aerea dei principali bacini idrografici della Provincia, con un velivolo del 3° Elinucleo dell’Arma di Bolzano, ai comandi del Tenente Colonnello Simone Termentini (Comandante del Nucleo) e del Brigadiere Capo QS Simone Piana.
L’attenzione è stata rivolta in particolare alle dighe, ai ponti e alle anse lungo il corso di Adige e Isarco, alla ricerca di possibili criticità connesse al livello dei fiumi, alla tenuta degli argini e all’accumulo di materiali – tra cui tronchi e altri oggetti che potrebbero ostacolare il deflusso delle acque.
Rispetto alla giornata di ieri i livelli sono alquanto rientrati. Si osservano tuttavia in alcuni punti degli accumuli di materiali che non sembrano comportare nell’immediato problemi, come è stato constatato anche dalle pattuglie inviate per verifiche lungo gli argini, su richiesta dell’elicottero in ricognizione.
La portata attuale rimane comunque imponente, per cui rimane un rischio elevato per persone ed escursionisti che dovessero avvicinarsi ai corsi d’acqua.
Ciò vale non solo per i fiumi principali, ma anche per i torrenti minori che, al riprendere delle precipitazioni, possono rigonfiarsi nel giro di pochi minuti senza lasciare scampo a chi dovesse trovarsi nel loro greto.
A bordo del velivolo Fiamma 32 anche il Capitano Federico Seracini, Comandante della Compagnia di Egna che ha confermato come l’area della bassa atesina sia anch’essa «…oggetto di particolare attenzione, in considerazione delle peculiarità del territorio, con diverse zone al di sotto del livello dell’Adige».
Il Colonnello Rivola, nel rimarcare il pieno supporto e concorso dell’Arma della Provincia di Bolzano alle attività di protezione civile, ha sottolineato gli straordinari livelli di collaborazione con il Corpo dei Vigili del Fuoco Permanenti di Bolzano e con tutte le unità dei Vigli del Fuoco Volontari della Provincia.
Nel contesto ha evidenziato anche un altro importante valore aggiunto delle attività di ricognizione area svolte, che attiene specificamente all’Arma quale forza di polizia presente nelle valli e nei più piccoli centri abitati:
«L’osservazione del territorio dall’alto, anche sulla base delle indicazioni dei possibili punti di esondazione ricevute dalle altre componenti di protezione civile, ci consente di individuare le zone che in caso di eventi eccezionali potranno essere evacuate.
«In tal modo possiamo predisporre per tempo dei piani per le conseguenti attività anti-sciacallaggio per proteggere le abitazioni, le aziende, gli impianti industriali e le strutture ricettive da furti e danneggiamenti da parte di soggetti criminali.»
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