Spazio: Philae si è risvegliato, l’avventura di continua
Dopo sette mesi di ibernazione sulla cometa, il lander di Rosetta si è risvegliato e ha cominciato a inviare a Terra stringhe di dati
Philae è uscito dallo stato di ibernazione in cui era entrato il 15 novembre scorso: il suo primo contatto dopo sette mesi di silenzio - e ripetuti tentativi di comunicare da parte dell’Orbiter Rosetta a partire dal 12 marzo - è durato 85 secondi ed è avvenuto alle 22:28 di ieri.
«Possiamo confermare che l’avventura di Philae continua! – Ha dichiarato il presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana, Roberto Battiston. – Il risveglio del lander è una notizia straordinaria che, oltre a farci sognare, ci riempie d’orgoglio per l’affidabilità delle tecnologie utilizzate, molte di marca italiana.»
Philae ha inviato a Rosetta, e quindi a Terra, oltre 300 pacchetti di dati, che verranno processati e analizzati dal team internazionale che segue la missione.
«Il lander adesso è pronto per le operazioni, – ha spiegato Stephan Ulamec, project manager di Philae alla DLR (Agenzia Spaziale tedesca). – Ha una temperatura di funzionamento di meno 35 gradi Celsius e ha a disposizione 24 Watt.»
Da un primo esame è emerso con chiarezza che Philae doveva essersi svegliato da un po’, perché in quei pochi secondi ha inviato osservazioni databili ad almeno 1,5 giorni cometari.
I pacchetti di dati attesi adesso dal team internazionale sono comunque più di 8mila.
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