L'abbraccio del Trentino a Samantha Cristoforetti
Con l'incontro pubblico al Muse conclusa la prima tappa del Post Flight Tour
Nel giorno in cui ha ricevuto l'Aquila di San Venceslao dal governatore Ugo Rossi, ha parlato a oltre ottocento studenti trentini, ha visitato il Centro di Protonterapia, l'astronauta Samantha Cristoforetti ha concluso nella sua Trento la prima tappa del Post Flight Tour con l'abbraccio del Trentino e dei trentini accorsi nel tardo pomeriggio all'incontro pubblico al Muse.
«La vostra presenza – ha detto in apertura il governatore Ugo Rossi – onora sia Samantha che il Trentino. Voglio rivolgere un grazie particolare ad Asi, Esa e Aeronautica Militare che hanno reso possibile far partire da Trento il tour che segue la missione nello spazio.
«Quello di oggi con le scuole e gli studenti è stato un appuntamento ricco di significati. Come trentini possiamo essere orgogliosi di Samantha.
«Possiamo però anche ricordare quello che sta facendo il Trentino, una terra piccola ma ricca di persone laboriose e piene di entusiasmo. Come ha fatto Samantha, anche il Trentino vuole realizzare il suo sogno rimanendo in presa diretta con il mondo.
«Speriamo che la sua esperienza sia di esempio e di stimolo per i giovani nelle scelte che dovranno fare nella vita.»
Tanta gente, molti, moltissimi giovani, ma non solo, entusiasmo e calore hanno fatto da cornice al Muse di Trento all'ultimo appuntamento trentino della prima tappa del Post Flight Tour di Samantha Cristoforetti e dei suoi colleghi, l’americano Terry Virts della Nasa e il russo Anton Shkaplerov della Roscosmos.
L'incontro è stato introdotto dal direttore del Muse Michele Lanzinger.
Sul palco, con il governatore Ugo Rossi e il sindaco di Trento Alessandro Andreatta, anche il presidente del Muse Marco Andreatta.
«Grazie per questa presenza a Trento – ha detto il sindaco Andreatta rivolgendosi alla Cristoforetti, – grazie anche per la sua semplicità e la disponibilità a dialogare con tutti. Grazie per gli interrogativi e le curiosità che ha suscitato.»
Poi è stata la volta dei tre astronauti che si sono alternati nel raccontare la loro esperienza.
«Oggi è stata una giornata meravigliosa», – ha esordito la Cristoforetti, che ha raccontato quella che lei stessa ha definito un'avventura.
La stazione spaziale, «l'avamposto dell'umanità nello spazio», come lo ha chiamato, è stata la sua casa per molti giorni e, fatto che l'astronauta ha voluto sottolineare, contiene molta tecnologia italiana.
«La stazione spaziale – ha premesso Samantha Cristoforetti – è l'unico luogo dove si possono fare esperimenti in microgravità.
«È importante poi, anche in vista di missioni più lunghe e impegnative, vedere gli effetti dell'assenza di gravità sul corpo umano.»
Passeggiate spaziali, attività extraveicolare, lavoro nei laboratori, procedure di decompressione, preparazione delle missioni, test sul sangue e sul corpo, ma anche vita quotidiana e sensazioni personali hanno calamitato l'attenzione del pubblico.
«Nello spazio ha aggiunto Samantha Cristoforetti si fa gioco di squadra ed importante arrivare preparati in tutto.»
In orbita, è stato spiegato, si dorme in un sacco a pelo ma è importante anche fare molta attività sportiva per non perdere massa muscolare e ossea.
«Riusciamo – ha detto la Cristoforetti – anche a correre grazie ad un'apparecchiatura particolare.»
Le risorse sono inoltre molto importanti, come l'acqua che viene quasi completamente riciclata, o i rifornimenti, che arrivano periodicamente in volo.
Immagini meravigliose, e veramente uniche, hanno accompagnato un racconto che ha alternato personale e professionale, scientifico e umano. Sullo sfondo il Pianeta azzurro, delicato, prezioso, che, visto dallo spazio, segue un ritmo lontano dalla frenesia che conosciamo.
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