Giuliano Giubilei: «Giovinezza. Una generazione tradita»
Una storia vera, incalzante e appassionata, che riassume in modo paradigmatico il dramma di una nazione negli Anni Quaranta
Titolo: Giovinezza. La guerra e la prigionia di una
generazione tradita
Autore: Giuliano Giubilei
Editore: Solferino, 2024
Pagine: 432, Brossura
Prezzo di copertina: € 19,50
Descrizione
Sangue, morte, prigionia: è il calvario a cui Mussolini condanna milioni di giovani italiani, sequestrando la loro giovinezza.
Negli anni Quaranta la famiglia Monteschi ha i suoi figli maschi al fronte.
Sono quattro, sono nati all’indomani della Prima guerra mondiale e cresciuti sotto il fascismo. E si ritrovano a marciare nel deserto libico dopo dure battaglie con gli inglesi.
Oppure a marcire nel fango e nella neve, sulle montagne albanesi, con mezzi scarsi e antiquati di fronte a un nemico ben presto soverchiante.
Tra i quattro fratelli, ad Andrea, già camicia nera, toccherà un’ulteriore difficile prova da superare: quella della prigionia che lo costringerà lontano da casa ben oltre la fine del conflitto.
Un destino comune a più di seicentomila italiani che passeranno in alcuni casi fino a sei anni di vita nei campi alleati in India, Sudafrica, Medio Oriente, Australia nonché in Gran Bretagna e negli Stati Uniti.
Attraverso la storia di suo padre e della sua famiglia, e a un ampio lavoro di ricerca su fonti storiche, Giuliano Giubilei racconta il calvario di un’intera generazione, irresponsabilmente lanciata dal regime in una guerra impossibile da vincere.
Ma denuncia anche la lunga e dura detenzione degli italiani Prisoners of War e le colpe del Paese nelle trattative per il rimpatrio.
Una questione, ignorata al momento dell’Armistizio, su cui pesa il sospetto di un calcolo politico alla vigilia del referendum tra monarchia e repubblica e del voto per l’Assemblea Costituente.
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