«Al Cuore delle cose. Scritti politici (1967-1989)» – Di E. Fachinelli
La presentazione del libro, a cura di Dario Borso, è avvenuta a Luserna il 16 luglio
Titolo: Al cuore delle cose. Scritti politici (1967-1989)
Autore: Fachinelli Elvio
Curatore: Borso D.
Editore: DeriveApprodi 2016 (collana DeriveApprodi)
Pagine: 250, brossura
Prezzo di copertina: € 18
Per quanto a qualcuno possa sembrare sproporzionato, nella biografia di Elvio Fachinelli si può leggere la storia di questo piccolo paese di montagna, della sua gente, un piccolo popolo al quale la storia con la S maiuscola ha attraversato la strada, travolgendone e sconvolgendone la vita, costringendolo a un obbligato e confuso viaggiare per l’Italia e l’Europa, tra profugato ed emigrazione, per trovare infine approdi inconsueti.
Un lungo viaggiare dove, a dispetto di tutto e di tutti, la freccia calamitata della bussola indica sempre e solo un punto preciso, un luogo dell’anima indimenticato e sempre presente.
Elvio Fachinelli, pur immerso nel suo tempo e partecipe del mondo culturale italiano, era affascinato da tutti i temi caldi del periodo, dalle radio libere, alla liberalizzazione controllata dell’eroina (una sua proposta in questo senso scatenò un serrato dibattito) al femminismo, alla liberazione sessuale, alla pedagogia antiautoritaria (l’erba voglio) aveva però mantenuto per questi luoghi una predilezione speciale che affiorava nei momenti e nei modi più impensati.
Assieme a Cesare Musatti aveva firmato alcune opere con lo pseudonimo Ezio Luserna e, di là del nome di questo paese, è quell’Ezio che più fa riflettere chi conosce la vita e le persone di quassù. Una indicazione precisa di appartenenza, una richiesta di cittadinanza, quasi un sovrapporsi di vite, forse la rivendicazione di un’altra vita possibile.
Una volta, intervistato da L’Espresso su come avrebbe organizzato un angolo zen nella sua casa, un angolo dove riporre le cose più care, rispose «Con un semplice tavolino con sopra un registratore».
Al giornalista stupito spiegò «vorrei che sul nastro fosse inciso il rumore del vento che passa attraverso i rami dei larici di una località sopra Luserna chiamata Lèrchla, mi basta».
E allora non è difficile immaginarselo, Elvio, in un giorno d’estate lontano dalla calura opprimente della città, passeggiare assieme al suo alter ego Ezio per questi luoghi, accarezzato da quel vento che fa piovere il polline dei larici, immerso in riflessioni profonde o forse solo godendo di una sospensione dei pensieri che solo tra quei boschi poteva infine ritrovare.
A questa Biblioteca Comunale, modesta ma apprezzata però nientemeno che da Giulio Einaudi che vi trovò «libri rari e preziosi» come scrive Mario Rigoni Stern, Elvio Fachinelli ha voluto lasciare i suoi libri facendo di questa biblioteca di montagna un punto nodale per molti studiosi, i suoi libri infatti ci sono oggi richiesti in prestito da tutta Italia e anche fuori dai confini nazionali.
Ed è qui che il 16 luglio è stato presentato il libro «Al Cuore delle cose. Scritti politici (1967-1989)».
Sono intervenuti Giuditta Fachinelli, figlia di Elvio Fachinelli, Dario Borso, docente di storia della filosofia, Sergio Benvenuto, psicoanalista, filosofo e scrittore, Marco Dotti, giornalista, Marco Conci, Psichiatra, Psicoterapeuta e Psicoanalista, membro ordinario della Società Psicoanalitica Italiana.
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