«Johann Holtrop. Ascesa e declino» di Rainald Goetz
Arriva in Italia l'eccezionale romanzo che è valso all’autore il premio Georg-Büchner, il più importante riconoscimento letterario in Germania
Titolo: Johann Holtrop. Ascesa e declino
Autore: Rainald Goetz
Traduzione: Stefano Jorio
Editore: Fazi, 2016, Collana Le Strade
Pagine: 250
Prezzo di copertina: € 18,50
Arriva finalmente in Italia l'eccezionale romanzo che è valso a Goetz il premio Georg-Büchner, il più importante riconoscimento letterario in Germania.
Ispirato alla storia vera del manager Thomas Middelhoff, Johann Holtrop racconta l’ascesa e la caduta dell’onnipotente amministratore delegato della Assperg Spa, impero editoriale che dalla profonda provincia di una Germania appena unificata protende nel mondo i suoi tentacoli con un solo imperativo aziendale: crescere. Ma con l'arrivo della crisi niente sarà più come prima.
Con la sua lingua ricercata e possente Johann Holtrop racconta la parabola di un uomo che non coglie i segni del terremoto imminente e che – al termine di una vicenda dietro la quale vediamo il laconico sorriso della Storia – dovrà riconoscersi per ciò che non sospettava di essere: un furfante.
Racconta l’abisso dei nostri anni dalla prospettiva inedita dell’alta società tedesca: quel corrotto, criminale, sfrenato impero che attraversa sottopelle l’intera economia mondiale ma ha i suoi gangli vitali molto vicino a noi, nel motore trainante e cuore finanziario della giovane Unione Europea.
Il libro
Ispirato alla storia vera del manager Thomas Middelhoff, Johann Holtrop racconta l’ascesa e la caduta dell’onnipotente amministratore delegato della Assperg Spa, impero editoriale che dalla profonda provincia di una Germania appena unificata protende nel mondo i suoi tentacoli con un solo imperativo aziendale: crescere e guadagnare.
Corteggiato dalla stampa, temuto dalla politica e venerato dal patriarca Bert hold Assperg, il «visionario» genio del marketing Johann Holtrop domina il mercato internazionale.
Da Francoforte a Hong Kong a New York, al vertice di un’azienda con venti miliardi di fatturato annuo, negozia fusioni editoriali, progetta annessioni e frequenta con disincanto i ricevimenti del Potere.
Lo accompagna una suprema fiducia nella propria capacità di capire gli uomini, lusingarli, manipolarli oppure (qualora sgraditi) eliminarli dal suo percorso inarrestabile fatto di disprezzo della burocrazia, automitologia visionaria e abuso di anfetamine.
Ma Holtrop non si accorge che con l’arrivo del nuovo millennio le regole stanno cambiando: i geni del marketing stanno lasciando il posto ai geni della finanza.
E quando una concomitanza di elementi di per sé irrilevanti annuncerà l’inizio della fine, ci sarà il branco, sempre pronto ad azzannare chi cade, ad attenderlo al varco.
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