Francesco Comina, «Josef Mayr, l’uomo che disse no a Hitler»
Dal rifiuto di giurare nelle SS alla morte sulla via del lager – L’obiezione di coscienza di un cattolico sudtirolese oggi candidato a diventare santo
Titolo: L’uomo che disse no a Hitler
Sottotitolo: Josef Mayr-Nusser, un eroe solitario
Autore: Francesco Comina
Editore: Il Margine, 2014
Pagine: 184, più 8 a colori
Prezzo di copertina: € 14
Il contenuto
«Se nessuno avrà mai il coraggio di contrastare il nazionalsocialismo, questo sistema non crollerà mai!»
È il 4 ottobre del 1944 e la giovane recluta delle SS, il sudtirolese Josef Mayr-Nusser, ha appena gridato la sua obiezione di coscienza di cristiano alla dittatura: «Signor maresciallo maggiore, io non posso giurare a Hitler».
I compagni tentano di convincerlo a tornare sui suoi passi e a salvarsi la vita.
Niente da fare: «Intorno a noi c’è il buio – aveva scritto già alla metà degli anni Trenta, – il buio della miscredenza, dell’indifferenza, del disprezzo e della persecuzione. Dare testimonianza oggi è la nostra unica arma efficace».
Il padre di famiglia e presidente della sezione giovanile dell’Azione cattolica di Bolzano viene arrestato, e nel febbraio del ’45 sarà condannato a morte e avviato a Dachau. Ma non ci arriverà mai.
Il treno della morte è costretto a stazionare a Erlangen a causa di un bombardamento alleato.
Josef, stremato per le privazioni e per un edema polmonare, il 24 febbraio 1945 muore sul carro bestiame con in mano il vangelo e il messale.
Un libro bellissimo ma, ancor più, necessario. Un libro da proporre nelle scuole medie e in quelle superiori a ragazzi che sono stufi di lezioni «buonistiche» non sostenute da testimonianze coraggiose (dalla premessa di Ettore Masina)
L’autore
Francesco Comina è giornalista professionista e coordinatore del Centro per la pace del Comune di Bolzano.
Per Il Margine ha pubblicato Il monaco che amava il jazz. Testimoni e maestri, migranti e poeti (2006), Sulle strade dell’acqua.
Dramma in due atti e in quattro continenti (2008), Il cerchio di Panikkar (2011), con Eduardo «Mono» Carrasco Inti Illimani. Storia e mito (2010); con Luca Bizzarri ha curato il libro di Ágnes Heller I miei occhi hanno visto (2012).
Con contributi di Albert Mayr, Ettore Masina, Paolo Bill Valente
Scheda storica del Sudtirolo a cura di Leopold Stuerer.
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