Il volume «Il popolo numerato» sarà presentato venerdì 21 aprile
Voluto dalla Presidenza del Consiglio della Provincia autonoma di Trento, è curato dal «Laboratorio di Storia di Rovereto»
Nella splendida cornice della Sala Depero, posta all’interno del Palazzo della Provincia autonoma di Trento in piazza Dante e nella serata di venerdì 21 aprile, verrà ospitata la cerimonia di presentazione del volume «IL POPOLO NUMERATO», voluto dalla Presidenza del Consiglio della Provincia autonoma di Trento e curato dal «Laboratorio di Storia di Rovereto».
Si tratta della conclusione di un lungo percorso di indagine storica e di ricerca scientifica attorno a fatti, avvenimenti e personaggi della seconda guerra mondiale nel territorio trentino.
Questo imponente lavoro ha preso avvio ancora negli anni 2009 – 2010 con la pubblicazione della trilogia dal titolo «Il Diradarsi dell’oscurità», dove, attraverso immagini e memorie in presa diretta, si è narrata la partecipazione del Trentino e, soprattutto, dei trentini al conflitto ed alla Resistenza.
Poi lo sguardo si è rivolto ai civili trentini deportati nel III Reich, indagando le biografie ed i dati salienti di vicende umane troppo spesso tragiche; biografie raccolte dentro le pagine del volume «Almeno i nomi».
Il cammino di ricerca storica si conclude adesso, appunto con l’uscita del libro «IL POPOLO NUMERATO» che conclude l’epopea della deportazione nei lager nazisti e contribuisce a gettare una luce nuova e diversa sulle vicende dell’internamento, il più delle volte nel lager di Bolzano e della scomparsa di quei trentini che seppero e vollero dire: «No!»
Il Presidente del Consiglio provinciale, Bruno Dorigatti, introdurrà quindi quest’appuntamento, anche avvalendosi della preziosa e prestigiosa collaborazione del già Procuratore presso il Tribunale militare di Verona, dott. Bartolomeo Costantini, noto al grande pubblico per aver sostenuto la pubblica accusa nel processo contro Michael «Misha» Seifert – meglio noto come «il boia del Lager di Bolzano» – dopo l’arresto di quest’ ultimo in Canada e la sua estradizione in Italia.
Quest’importante testimonianza sarà poi affiancata da quella del prof. Carlo Romeo, storico dell’Alto Adige/Südtirol che per anni si è specializzato nelle vicende dell’«Alpenvorland», per consentire, infine, all’ing. Giancarlo Tomazzoni di entrare nel merito della ricerca lunga e faticosa, condotta in questi anni dal «Laboratorio di Storia di Rovereto», proprio attorno alle singole vicende dei deportati trentini nell’universo concentrazionario nazista.
La presentazione sarà poi accompagnata da una colonna sonora, curata dal vivo dal prof. Federico Scarfì del Conservatorio di Trento e le partiture, che verranno eseguite al pianoforte, sono il frutto di un lavoro di ricerca sulla musica concentrazionaria creata e composta appunto nei lager dello sterminio.
Appuntamento quindi venerdì 21 aprile ad ore 17.30 in Sala Depero, con ingresso libero e gratuito, fino ad esaurimento dei posti disponibili.
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