Il 10 settembre 1919 veniva siglato il Trattato di St. Germain
Un secolo fa veniva stabilita la ripartizione dell’ex Impero Asburgico, che stabilì tra le altre cose che il Sud Tirolo venisse affidato all’Italia
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Il trattato di Saint-Germain-en-Laye (detto anche trattato di Saint-Germain) fu stipulato il 10 settembre 1919, quale parte integrante del trattato di pace di Parigi, che sancì la fine della Prima guerra mondiale.
In esso venne stabilita la ripartizione del dissolto Impero austro-ungarico e poste le basi per la creazione della Repubblica Austriaca.
Con il senno di poi, il trattato appare decisamente ottuso, dominato da un’arroganza senza precedenti da parte della Francia vincitrice della guerra insieme agli alleati. Basti pensare che il testo del trattato venne redatto in lingua francese, inglese e italiana, ma non in lingua tedesca. E venne espressamente precisato che, in caso di contestazioni, faceva fede il testo in lingua francese.
Il trattato, che in questi giorni è stato al centro del dibattito in Alto Adige, ha sostanzialmente stabilito che il Trentino e il Sud Tirolo venissero attribuiti all’Italia.
Se il Trentino era una delle terre «irredente» per cui si era ufficialmente combattuta la Grande guerra, la sovranità italiana sul Sud Tirolo era una palese violazione dei 14 Punti di Wilson, che predicavano l’auto determinazione del popoli.
Ma poiché Francia e Inghilterra non volevano che l’Italia diventasse troppo potente incamerando le terre italiane della costa dalmata, preferirono sacrificare la popolazione altoatesina di lingua tedesca che, alla fin dei conti, «aveva perso la guerra».
D'altronde, Wilson non c'era più, perché aveva vinto la guerra ma perso le elezioni.
Di seguito Alcune delle clausole più rilevanti fra i 381 articoli del trattato:
- Venne stabilito un plebiscito in Carinzia per decidere se Klagenfurt e la regione circostante dovesse appartenere all'Austria o al Regno Serbo-Croato-Sloveno.
- Il cosiddetto Tirolo cisalpino - ovvero l'odierna Provincia autonoma di Bolzano - e il Trentino - ovvero l'odierna Provincia autonoma di Trento - furono annessi al Regno d'Italia come previsto dal Patto di Londra del 1915.
Va precisato che allora erano inclusi due comuni nell'odierna provincia di Brescia, due comuni nell'odierna provincia di Vicenza e tre comuni nell'odierna provincia di Belluno. Inoltre la Val Canale, l'antica Contea Principesca di Gorizia e Gradisca (inclusi dodici comuni oggi nell'odierna provincia di Udine: Aiello del Friuli, Aquileia, Campolongo al Torre, Cervignano del Friuli, Chiopris-Viscone, Fiumicello, Ruda, San Vito al Torre, Tapogliano, Terzo di Aquileia, Villa Vicentina e Visco), la città di Trieste, la parte occidentale del Ducato di Carniola, con le città di Postumia, Bisterza, Idria, Vipacco e Sturie, l'Istria, Zara. Infine, furono affidate all’Italia le isole di Pelagosa e le isole dalmate di Cherso, Lussino, Cazza e Lagosta.
- La concessione austroungarica di Tientsin, che era già stata occupata e revocata il 14 agosto 1917, venne ufficialmente restituita alla Repubblica di Cina.
- Viene ribadita la proibizione dell'Anschluss al Reich.
- Venne stabilito l'importo dei danni che l'Austria avrebbe dovuto risarcire.
- Si proibì la leva obbligatoria e si autorizzò la formazione di un esercito professionista di 30.000 uomini.
- Le fabbriche di armi dovevano essere distrutte o riconvertite. In ogni caso doveva cessare la produzione di armi.
- Gli armamenti dovevano essere distrutti.
Questo è quanto accadde 100 anni fa.
C’è da aggiungere solo che al termine della Seconda guerra mondiale gli Alleati stabilirono che l’Alto Adige restasse all’Italia, in quanto l’Istria doveva essere consegnata al vincitore jugoslavo Tito. E i conti furono pareggiati così.
Saint Germain è un piccolo centro de l’Ile di France, quindi Parigi, famoso sostanzialmente per il castello che vi sorge (foto seguente).
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