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Oscar alla carriera a Sandro Boscaini – Di Giuseppe Casagrande

«Mister Amarone» premiato dalla rivista americana Wine Ethusiast. «È un onore che condivido con tutti i collaboratori» ha dichiarato il presidente del Gruppo Masi

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Sandro Boscaini, Mister Amarone, presidente del Gruppo Masi.

Ancora un riconoscimento internazionale, uno di più prestigiosi, per Sandro Boscaini. «Mister Amarone», presidente di Masi Agricola, è stato premiato da Wine Ethusiast, la rivista americana punto di riferimento nel mondo del vino con il «Lifetime Achievement Award of the Year 2024».
Un Oscar alla carriera che celebra gli imprenditori della vite e del vino che hanno raggiunto risultati eccezionali nella loro professione.

«Sandro Boscaini ha cambiato il significato del vino italiano nel mondo e non ha mai smesso di sperimentare, innovare e guardare al futuro convinto che l'innovazione è fonte di ottimismo»: questa la motivazione che riconosce una delle figure emblematiche del panorama enologico internazionale, che ha valorizzato l’Amarone e la sua storica cantina di Gargagnago in Vapolicella.
Congratulazioni anche da parte nostra.

 

Sandro Boscaini con la magnum di Amarone Masi Costasera.
 
 «È un onore immenso che condivido con la famiglia e con tutti i collaboratori» 
«Il riconoscimento alla carriera di Wine Enthusiast - ha dichiarato commosso Sandro Boscaini - è per me un onore immenso, che condivido con la famiglia, con tutti i collaboratori di Masi, con la mia terra e con i suoi operatori vitivinicoli. Ho sempre creduto nella forza del vino come ambasciatore di cultura del territorio. Ho lavorato affinché l'Amarone diventasse il simbolo della Valpolicella, delle Venezie e dell’eccellenza italiana nel mondo. Questo premio rafforza il mio impegno di tanti anni e sprona me e i miei familiari a prendersi cura, custodire e difendere il vino, nel rispetto dell’antico motto di casa Masi: Nectar Angelorum Hominibus (nettare degli angeli per gli uomini)».
 

Sandro Boscaini brinda con le contesse Isabella e Maria José Bossi Fedrigotti.
 
 Figlio della Valpolicella, ha creato il Polo dei Vini Nobili delle Venezie 
Sandro Boscaini, classe 1938, figlio della Valpolicella, dal 1978 è presidente e amministratore delegato di Masi Agricola S.p.A., azienda radicata in Valpolicella dal 1772 e specializzata nella produzione e distribuzione di vini di pregio ancorati ai valori del territorio delle Venezie. Dopo la laurea in Economia e Commercio, nel 1964 entra nell’azienda di famiglia concentrandosi sullo sviluppo del marketing e della rete commerciale.
Intuisce tra i primi in Italia la rilevanza strategica del marchio anche nel settore agroalimentare e sviluppa investimenti per affermare Masi sul mercato internazionale fino a quotare l’azienda in Borsa, nel 2015, sul mercato Euronext Growth Milan, dedicato alle piccole e medie imprese. La sua linea strategica si ispira ad alcuni concetti fondamentali: i valori del territorio di origine, le Venezie, l’approfondimento tecnico con particolare riguardo a uve e metodi di produzione autoctoni, l’approccio «glocal» nella produzione e distribuzione. Quanto mai felice risulterà una sua intuizione di creare il «Polo dei Vini Nobili delle Venezie» cogliendone, in particolare, l'aspetto legato al potenziale enoturistico.
 

Sandro Bocaini con l'amministratore delegato del Gruppo Masi, Federico Girotto.
 
 La partnership con i conti Serego Alighieri e lo sbarco in Argentina 
Nel 1973 Sandro Boscaini entra in partnership nelle Possessioni Serego Alighieri, la storica azienda in Valpolicella legara al Sommo Poeta, e con la nobile famiglia sviluppa la Tenuta Poderi del Bello Ovile in Toscana. Nel 1998 costituisce in Argentina «Vigneti La Arboleda», che produce vini di «natura argentina e stile veneto», distribuiti con il marchio Masi Tupungato, e a seguire in Friuli investe in un’ampia proprietà nella Doc Grave del Friuli per produrre Pinot Grigio e altre varietà locali.
 

Sandro Boscaini con il figlio Raffaele e la figlia Alessandra.

 I Conti Bossi Fedrigotti, le acquisizioni a Valdobbiadene e in Oltrepò Pavese 
Nel 2007 promuove la collaborazione con lo storico casato dei Conti Bossi Fedrigotti di Rovereto, simbolo della tradizione enologica trentina. Nel 2014 investe nella Tenuta Canova a Lazise del Garda, aperta al pubblico per esperienze enogastronomiche.
Nel 2016 acquisisce la maggioranza di Canevel Spumanti, prestigiosa azienda del Valdobbiadene Superiore Docg, vero château del Prosecco. Nel 2024 acquista l’azienda Casa Re nell’Oltrepò Pavese, area di eccellenza per lo spumante italiano e secondo più vasto territorio europeo per la coltivazione del Pinot Nero. Con Masi Wine Experience mette a sistema le location e le attività enoturistiche del Gruppo e, celebrando la 250sima vendemmia nel 2022, con Monteleone21 in Valpolicella Classica crea un centro dove cultura, vino e territorio trovano una sede internazionale di promozione e sviluppo.
 

La botte del Premio Mas, nei giorni scorsi festeggiati i vincitori dell'edizione numero 43.
 
 La ricerca sui vitigni autoctoni e la riscoperta dell'antica varietà Oseleta 
Promotore di ricerca e innovazione nel solco della tradizione, crea agli inizi degli anni Ottanta il Gruppo Tecnico Masi, un team multidisciplinare di esperti responsabile degli indirizzi di produzione e sviluppo dei vini del Gruppo Masi. La ricerca sui vitigni autoctoni porta alla riscoperta dell’antica varietà Oseleta. Proseguendo nell’impegno del padre Guido, è pioniere nella classificazione dei cru storici dell’Amarone. Approfondisce la tecnica dell’Appassimento e la applica, anche in maniera non convenzionale, contribuendo significativamente alla diffusione dell’Amarone nel mondo. Con il Campofiorin inaugura una nuova categoria di vino delle Venezie.
 

Sandro Boscaini all'ingresso della tenuta di Gargagnago in Valpolicella.
 
 Gli incarichi istituzionali e negli anni Sessanta il lancio di Vinitaly 
Impegnato anche a livello associativo, dal 2014 al 2021 è presidente di Federvini, massimo organo italiano di rappresentanza del settore vino e spirits in sedi nazionali e internazionali, e, fino al 2023 è vicepresidente di Federalimentare. È membro della Giunta e del Collegio dei Probiviri di Confindustria Verona e, dal 2012 al 2015, è consigliere di amministrazione dell’Università degli Studi di Verona. Per la sua competenza nelle tematiche di sviluppo del territorio, dal 2007 al 2015 è chiamato a presiedere il Comitato Territoriale Unicredit Nordest e in seguito, dal 2015 al 2018, è membro dell’Unicredit Advisory Board nazionale.
Da anni è attivo nel seguire gli aspetti politici e promozionali del vino italiano di qualità: è socio fondatore e vicepresidente dell’Istituto dei Vini Italiani di Qualità Grandi Marchi e, al livello locale, dell’Associazione Famiglie Storiche dell’Amarone. Negli anni Sessanta contribuisce al lancio della più importante rassegna vitivinicola italiana, Vinitaly, partecipando successivamente al comitato di indirizzo.
 

 
 Ribattezzato «Mister Amarone», nel 1981 ha ideato il Premio Masi 
Attivo in ambito culturale, nel 1981 è tra gli ideatori del Premio Masi. È vicepresidente della Fondazione Masi che organizza il Premio insieme ad altre iniziative culturali ed editoriali.
È socio dell’Accademia Italiana della Vite e del Vino e della storica Accademia di Agricoltura Scienze e Lettere di Verona. Contribuisce con i suoi scritti a riviste nazionali e internazionali ed è autore del volume «Amarone e Oltre», edito in italiano e inglese da Egea-Università Bocconi di Milano. Per il suo fondamentale contributo al successo internazionale dell’Amarone, la giornalista inglese Kate Singleton gli ha dedicato il libro «Mister Amarone», edito da Mondadori in italiano e inglese.
 
Numerosi sono i riconoscimenti a livello nazionale e internazionale, tra i quali il Cangrande d’Argento al merito della viticoltura ed enologia italiana, il Grand Award della Society of Wine Educators, il Premio Ernst&Young – Il Sole 24 Ore «Imprenditore dell’Anno 2004», il Domus Mercatorum della Camera di Commercio di Verona, il Premio alla Carriera tedesco «Meininger Award». Sotto la sua guida, Masi è riconosciuta «European Winery of the Year 2004» dalla prestigiosa rivista americana Wine Enthusiast. Nel 2016 gli è conferita l’onorificenza di Cavaliere del Lavoro della Repubblica Italiana, massimo riconoscimento in campo imprenditoriale.

In alto i calici. Prosit!
Giuseppe Casagrande - [email protected]

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