Piante da balcone – Di Davide Brugna
Oggi cominciamo con un genere che conta oltre 900 specie: la Begonia
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Ormai, nonostante il freddo e il vento di questi ultimi giorni, siamo in piena primavera, nel nostro vivaio di fiducia vediamo una varietà infinita di piante da fiore che quasi ci sentiamo spaesati e confusi al momento della scelta.
Nel prossimo mese scopriremo, per quanto ci sia possibile, tante di queste piante, cosicché da poter scegliere in piena autonomia come colorare il nostro balcone e giardino.
Partiamo da un genere di oltre 900 specie! La Begonia.
Abbiamo specie sempreverdi o decidue, sono molto sensibili al freddo soprattutto nei nostri climi e possono essere alte da pochi centimetri ad alcuni metri.
La prima specie è la Begonia a canna, pianta usata soprattutto moltissimi anni fa e che ultimamente sta ritornando di moda.
Questa ha la particolarità di poter crescere anche dei metri senza tanta difficoltà, è sempreverde e produce continuatamente da aprile ad ottobre fiori di circa due centimetri di diametro che possono essere rossi o rosa.
Molto belle sono anche le foglie, carnose e lucide, possiamo trovarle sia verdi che viola con dei piccoli pois bianchi.
Non sono specie di difficile coltivazione, basta avere l'accorgimento di tirarle in casa durante l'inverno, non eccedere con l'acqua e concimarle con regolarità.
Altra specie molto più conosciuta, sono le Begonie tuberose ed in particolare la Begonia x tuberybrida.
Questa è la classica Begonia da regalo! La troviamo in qualsiasi colore possibile immaginabile, di qualsiasi dimensione e in qualsiasi giorno dell'anno visto che viene prodotta a ciclo continuo.
Hanno un portamento eretto raggiungendo un'altezza compresa tra i 30 e i 60 cm, durante l'estate e nei mesi più caldi, vengono poste all'esterno in zone ombreggiate dove si sviluppano con una certa rapidità garantendomi una miriade di fiori per tutto l'arco estivo autunnale.
Ci siamo tenuti la specie più conosciuta per ultima, la Begonia a radice fibrose nonché Begonia semperflorens meglio conosciuto come «Begonietta».
Tutti abbiamo visto questa pianta almeno una volta nella nostra vita, viene utilizzata moltissimo per la fioritura abbondante, per i colori dei fiori e delle foglie e per la facilità di coltivazione.
Scopriamo meglio le esigenze climatiche delle Begonie e la particolarità della Begonietta…
Sono piante originarie dell'America centrale e meridionale, Africa orientale, India, Cina meridionale, Malesia e Indonesia… Praticamente sono diffuse tantissimo in natura!
Le Begonie amano l'ombra, alcune beneficiano della luce nelle prime ore del giorno.
Le Begoniette invece richiedono il sole diretto per buona parte della giornata, soprattutto nelle forme bronzee.
Se poste in condizioni più ombreggiate si avrà una scarsa fioritura!
Come già accennato per le Begonie a canna, queste piante non tollerano il freddo, le temperature ottimali sono tra i 10 e 28 gradi, per questo quando venite in vivaio a trovarmi vi dico sempre di aspettare fine aprile per piantarle…
Per quanto riguarda il substrato, preferisce terricci ricchi di humus e drenanti poiché non tollera assolutamente il ristagno idrico.
In commercio trovate terricci ottimi e quasi certamente non sono quelli a prezzi da discount…
Terricci a prezzi bassi non sono terricci veri e propri, sono miscele di compost con un elevata salinità che porterà la pianta alla morte.
Diffidate dai prezzi bassi. Date acqua con regolarità ma assicurandovi che il terreno asciughi prima di darne ancora, concimate la Begonia con regolarità, anche con frequenza settimanale con concime liquido da fiori.
Non abbiate paura di potare se vi sembra che la pianta non sia ben formata, tanto si formeranno nuovi rami creando una pianta più accestita e «cicciona».
I fiori sfioriti vanno tolti, questo favorisce la rifiorenza.
Penso di essere stato abbastanza esaustivo sull'argomento, non mancate l'occasione di scoprire queste meravigliose piante.
Ci aggiorniamo la prossima settimana con molte altre novità!
Come sempre scegliete la qualità dei floricoltori trentini (AFLOVIT), la lista dei vivai e garden associati è disponibile su internet.
Buon lavoro, Brugna dott. Davide
[email protected]
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