Home | Rubriche | Scenari | 1929-2019: Bauer, 90 anni di innovazione – Di M. D. Bornancin

1929-2019: Bauer, 90 anni di innovazione – Di M. D. Bornancin

Ecco un’azienda che ha saputo operare all’interno di un sistema di valori, che unisce tradizione e innovazione, elevati standard qualitativi e spiccata naturalità

image

Il dott. Busato con Giovanna Flor.
 
Altre due volte la rubrica «Scenari» sì è occupata della Bauer, azienda trentina ormai ai primi posti a livello nazionale, per la produzione di brodi e insaporitori oltre a nuovi prodotti biologici, per soddisfare ai bisogni nutrizionali non tralasciando il benessere dei consumatori.
Due momenti d’incontro realizzati nell’aprile 2017, uno incentrato sulla nascita del Distretto dei servizi «Le Palazzine» dove Deda Group, Bauer e Delta informatica hanno unito le loro forze per dare servizi in forma comune ai propri dipendenti nei seguenti settori: tecnologie informatiche, nidi aziendali, telelavoro, formazione permanente, traduzione di lingue, ricerca, doposcuola, promozione aziendale in compartecipazione. Progetto ora consolidato con buoni risultati per le aziende stesse e per il personale.
 
Il secondo, con un’intervista all’amministratrice unica, Giovanna Flor, dove sono state presentate le peculiarità e le caratteristiche qualitative e organizzative dell’azienda, le produzioni, le novità e lo sviluppo complessivo di questa realtà locale, oggi affermata e conosciuta in Europa e nel mondo e che continua a raggiungere sempre nuovi traguardi e riconoscimenti per il modo di essere azienda, aperta, innovativa che ha valorizzato la partecipazione attiva dei dipendenti anche nelle scelte aziendali.
Un’eccellenza, guidata da una donna con all’interno gran parte di donne lavoratrici, che ha raggiunto un volume di vendita di oltre 5 milioni di euro. Bauer è il terzo Player dopo STAR e Unilever.
 
Il mercato dei preparati per brodo ha un valore di 147,50 milioni di euro e il trend è in diminuzione per circa il 2,5%.
In questo contesto Bauer, con un valore di 5,6 milioni di euro, ha avuto una crescita dell’1,5%.
Nel settore delle tavolette biologiche di brodo Bauer rappresenta il 25,4% del mercato e Alce Nero il 26,3%, per il preparato per brodo granulare, Bauer ha raggiunto il 18,8% e Alce nero il 12%.
L’occasione di riproporre ai nostri affezionati lettori una riflessione sulla Bauer è data dal raggiungimento dei 90 anni di attività, un anniversario che racconta dei notevoli passi avanti, fatti con un entusiasmo palpabile, sia all’interno che all’esterno dell’azienda, nel campo della ristorazione, e nei punti vendita dove sono presenti i prodotti Bauer.
 
Il principio di questa storica azienda è perché in Bauer da sempre il rispetto della tradizione ha incontrato l’innovazione, al fine di creare nuovi prodotti qualitativamente superiori ed equilibrati dal punto di vista nutrizionale.
Nata nel 1929, come importatrice dalla Germania dei dadi per brodo a base di pollo «Brufix», a partire dagli anni 40, Bauer (cognome del fondatore), inizia a produrre dadi per brodo che rappresentano il prodotto principale del sistema aziendale.
Nel corso degli anni l’azienda si specializza nella produzione di alimenti e preparati per primi e secondi piatti e infine aromi naturali per carni alla griglia e pesce al cartoccio.
Andiamo a vedere i passaggi storici fondamentali di questa famiglia d’imprenditori, appassionati del Trentino, con un occhio sempre rivolto al mondo tedesco.


 
 Riepilogando:  
•    1928 -1929: Augusto Bauer, trentino, inizia l’attività d’importazione di dadi da Berlino.Cominciano così le trattative con la ditta fornitrice, per aprire una linea di produzione di dadi anche a Trento. Il fratello di Augusto, Edoardo, si trasferisce a Berlino per imparare i segreti della produzione o meglio del mestiere;
•    1930: inizia la nuova avventura tutta trentina, arrivano i primi dadi trentini con marchio Bauer;
•    1933: Augusto e Edoardo danno così vita alla prima azienda italiana, specializzata nella produzione di dadi da brodo di pollo. Nasce il primo laboratorio nel quartiere di S. Martino a Trento;
•    1940: inizia la prima produzione di dadi con l’uso di carne bovina;
•    1950: la realtà industriale oramai, con una buona esperienza, continua a puntare sulla qualità e la genuinità dei propri prodotti, proseguendo nell’utilizzo della tecnica dell’essiccatura, più salutare e naturale, anche se più costosa in termini economici;
•    1960: i figli di Augusto: Carlo Alberto e Claudio portano una ventata di buongusto con la creazione dei primi prodotti ispirati alla tradizione culinaria trentina. Nascono gli insaporitori: gulasch, fungarella, arostina, peverada. Gusti questi che ben presto si diffondono in tutta Italia, in particolare nel campo della ristorazione.
•    1986: nasce il VegetalBrodo. Anteprima nazionale, il primo brodo al 100% vegetale che si scioglie all’istante, senza glutine, né glutammato monosodico;
•    1996: ottenimento del primo certificato ICEA per la garanzia e certificazione che i prodotti sono totalmente biologici;
•    2002: l’azienda ottiene la certificazione Sistema di Qualità rilasciato da CSQA certificato UNI – EN –ISO 9001:2008;
•    2012: viene inaugurata a Spini di Gardolo la nuova sede ecosostenibile. La prima in Italia ad aver ricevuto la prestigiosa certificazione LEED con il punteggio massimo;
•    2015: entrano a far parte della linea BIO, il granulato di pollo BIO e di carne BIO;
•    2017: viene rilasciata la certificazione “qualità vegetariana”, la prima certificazione nazionale in assoluto dei prodotti vegetariani e vegani, per i piatti senza ingredienti di origine animale.
Vengono certificati dall’Istituto CSQA i prodotti senza glutine, per l’inserimento nella dieta di chi soffre di celiachia. Infine, sempre in quel periodo, la Bauer, ottiene da IBC Quality, il certificato di conformità HALAL n. 03g15 per i prodotti granulare di carne e brodo granulare di pollo.
Una spaccato che mette in evidenza la capacità produttiva ed organizzativa di questa azienda, che nel corso di tutti questi anni, ha affinato una linea completa di prodotti, dai dadi ai granulati istantanei, per non parlare delle ultime novità rappresentate dalla linea di dado vegetale con l’aggiunta di curcuma, di zafferano, di zenzero e di curry, senza l’aggiunta di lattosio e glutine e senza grassi idrogenati.
•    2018: vi è l’ottenimento della Certificazione PEF, che attesta il ridotto impatto ambientale dei prodotti nel corso del proprio intero ciclo di vita, tenendo conto della catena di approvvigionamento dall’estrazione di materie prime, alla produzione, all’uso e alla gestione finale dei rifiuti.


Un nuovo processo produttivo che ha rinnovato la ricetta delle varietà di dadi che vedono l’aggiunta di un ingrediente basilare, l’olio extravergine d’oliva, per consentire di seguire un’alimentazione dai sapori genuini e naturali, all’insegna del benessere.
Negli ultimi anni Bauer si è così rafforzata sul mercato grazie a scelte imprenditoriali particolarmente attente all’evoluzione della società, ma anche all’importanza del marchio, che ha toccato territori fuori dai confini regionali, conquistando quote importanti in tutto il centro – nord Italia, in zone del sud, di alcuni Paesi europei ed internazionali.
Bauer, all’interno di un mercato in flessione, fatta eccezione per i brodi liquidi, rafforza la propria posizione e si conferma in costante crescita da oltre 10 anni.
 
Non bisogna dimenticare che oggi i consumatori sono sempre più attenti ad una alimentazione sana, alla qualità di ciò che acquistano, e premiano pertanto l’azienda trentina, che è riuscita a trasmettere i propri valori di naturalità, di attenzione al benessere delle persone.
La filosofia della qualità traspare anche nella nuova sede aziendale, a Nord di Trento, certificata LEED GOLD,(Leed Italia NC 2009), dove è stata messa al primo posto la sostenibilità, privilegiata attraverso gli asset di efficienza energetica ed idrica, la scelta dei materiali e la qualità ambientale del sito produttivo, espressa attraverso molteplici dettagli.
Tra questi un bellissimo orto sul tetto dell’edificio, ossia una copertura a verde con oltre 2500 mq d’impermeabilizzazione naturale, che consente numerosi vantaggi energetici e sul quale sono coltivate deliziose erbe aromatiche.
 

 
L’insieme di queste certificazioni, atte a garantire una produzione di qualità a 360gradi, hanno consentito all’impresa di ottenere il certificato Valore Condiviso, rilasciato da CSQA.
Si tratta di un’importante certificazione d’insieme, ottenuta secondo un disciplinare volontario di prodotto a fronte di risultati raggiunti da Bauer in termini di risparmio energetico, riduzione dell’impatto ambientale del sito produttivo, prodotti con caratteristiche distintive garantite.
Un ulteriore aspetto importante riguarda il piano di autocontrollo e analisi, che l’azienda realizza sulla propria produzione, al fine di garantire al consumatore prodotti sicuri al 100%.
 
150 imballi e 140 materie prime, vengono analizzati secondo criteri molto rigidi, stabiliti da appositi manuali di qualità, che si esplicitano nel piano di autocontrollo.
Il piano di analisi si articola in un minimo annuo di 300 unità di verifiche e comprende analisi delle acque, delle acque di scarico, dei prodotti finiti, delle materie prime, di superfici, di imballi, indumenti e varie altre prove.
Tutte queste indagini hanno lo scopo di tutelare il consumatore, mantenere i valori nutrizionali controllati e aggiornati, verificare le conformità ai claim dichiarati e alle certificazioni ottenute.
Nel 2016 la Bauer ha ottenuto la certificazione Family Audit, per aver messo al centro i propri collaboratori e le loro famiglie, supportando in modo concreto la conciliazione famiglia-lavoro.


 
Il Family Audit, così come dice l’amministratrice Giovanna Flor, «è una scelta manageriale che fa bene alla famiglia e migliora le performance aziendali, migliorando anche l’organizzazione dell’azienda».
Questa attestazione ci è stata data per aver costantemente valorizzato la partecipazione attiva dei nostri dipendenti, cercando di soddisfare le loro esigenze.
«Si tratta di una certificazione importante e siamo orgogliosi di essere la prima PMI del settore alimentare ad averla ottenuta.»
 
«Parlare di conciliazione Famiglia-Lavoro, rappresenta innanzitutto una scelta etica coerente con la filosofia aziendale, riconducibile alla responsabilità sociale dell’impresa.
«Di fatto il potenziale conflitto tra la vita lavorativa e la vita privata dei propri collaboratori è oggi una delle sfide più importanti che come imprenditori dobbiamo affrontare, sfida che se ben gestita, origina un considerevole valore aggiunto per la propria azienda.
«I benefici che si generano per l’azienda e per i dipendenti creano infatti una concreta situazione di vantaggio, basata sui principi di reciprocità, nonché un importante fattore di innovazione dei modelli sociali, economici e culturali.»
 
Qualità a 360° significa migliorare la qualità del lavoro dei collaboratori.
Inoltre, i collaboratori sono al centro delle iniziative e strategie aziendali, nell’ottica della condivisione e compartecipazione delle scelte quotidiane dell’unità produttiva.
Ne è d’esempio il «progetto ponte» un’iniziativa innovativa che coinvolge il personale nell’elaborazione di idee, proposte e progetti sui prodotti.
Lavorare in sinergia, con attenta collaborazione e compartecipazione, rappresenta come in questo caso un metodo concreto di qualità aziendale.
 
Ecco perché Confindustria Trento ha voluto premiare i 90 anni di Bauer, azienda che quotidianamente parla trentino, che ha il cuore trentino, che opera con passione e professionalità e che trasmette ed esporta il «sistema trentino» in ogni parte del mondo, che negli anni ha tenuto ben fermo il principio del «fare bene il proprio lavoro».
Anche da parte nostra… Buon compleanno Bauer!
 
A cura di Bornancin Daniele Maurizio

Condividi con: Post on Facebook Facebook Twitter Twitter

Subscribe to comments feed Commenti (0 inviato)

totale: | visualizzati:

Invia il tuo commento comment

Inserisci il codice che vedi sull' immagine:

  • Invia ad un amico Invia ad un amico
  • print Versione stampabile
  • Plain text Versione solo testo

Pensieri, parole, arte

di Daniela Larentis

Parliamone

di Nadia Clementi

Musica e spettacoli

di Sandra Matuella

Psiche e dintorni

di Giuseppe Maiolo

Da una foto una storia

di Maurizio Panizza

Letteratura di genere

di Luciana Grillo

Scenari

di Daniele Bornancin

Dialetto e Tradizione

di Cornelio Galas

Orto e giardino

di Davide Brugna

Gourmet

di Giuseppe Casagrande

Cartoline

di Bruno Lucchi

L'Autonomia ieri e oggi

di Mauro Marcantoni

I miei cammini

di Elena Casagrande