Vini Cembrani DOC: il 2014 un anno di medaglie
Un’agricoltura eroica proiettata verso il futuro, dove le persone fanno la differenza
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Nel corso del 2014 decine di ambiti premi nazionali ed internazionali per i vini e le grappe cembrane.
Esplorare un territorio attraverso i suoi vini e sapori con ritmi «lenti» è per l’enoturista un must. Tra le prime motivazioni di viaggio verso l’Italia, il turismo del vino si concretizza con l’«entrare in un paesaggio» attraverso degustazioni e visite guidate nei vigneti, nelle cantine e distillerie, nei borghi caratteristici.
Il target dell’enoturista è medio-alto, molto acculturato, sensibile all’ambiente e al paesaggio, alle produzioni tipiche delle mete visitate, alle tradizioni, alla storia, all’arte.
Copre una fascia d’età abbastanza ampia, con un trend in crescita per l’utenza compresa tra i 30 e i 40 anni, attenta alle nuove tecnologie, alle APP, al web. Ama «costruirsi la vacanza» potendo contare su una rete di servizi organizzati.
Lo straniero, proveniente per la maggior parte dal mondo germanico (con un incoraggiante flusso dal Nord Europa e il recente affacciarsi dei paesi dell’Est Europeo e dell’estremo Oriente), è il più esigente. Ricerca realtà sconosciute o emergenti di alta qualità, piccole aree rurali da proporre agli amici al loro rientro a casa.
Se quest’area rurale è la Valle di Cembra, piccola enclave viticola nel panorama turistico trentino, «paesaggio rurale storico d’Italia», perfetto e imperfetto equilibrio tra gusto, profumi, cultura e paesaggio, risulta più facile annunciare i numerosi riconoscimenti assegnati alla viticoltura cembrana nel corso del 2014.
In effetti il paesaggio culturale dei vigneti terrazzati è divenuto l’immagine della viticoltura di montagna per il Trentino, ma non sarebbe tale senza le persone che lo hanno reso famoso: viticoltori, vignaioli e distillatori.
Cominciando dai Cembrani DOC, il giovane, frizzante Consorzio di produttori locali che da alcuni anni traina con entusiasmo e professionalità alcune eccellenze del territorio, spiccano i riconoscimenti per il Brut di Opera Vitivinicola Valle di Cembra di Verla di Giovo, produttrice di Trento Doc, con la medaglia d’argento al Cervim e a Vinitaly 2014, la medaglia d’oro al Douja d’Or, le 5 sfere di «Bere Spumanti» (massimo riconoscimento) e i 2 bicchieri del Gambero Rosso. Il Brut è stato inoltre nominato tra i migliori 300 vini frizzanti al mondo alla prima edizione del concorso Champagne & Sparlking Wine World Championships in Gran Bretagna.
Proseguendo con la storica Azienda di Alfio Nicolodi di Cembra, ecco Cimbrus Brut, spumante da lagarino bianco, riconosciuto tra i Top Hundred di Paolo Massobrio, mentre il Gewuerztraminer ottiene uno tra i punteggi più alti attribuito ai vini trentini dalla guida svizzera Vinum. Con la medaglia d’Argento viene premiato invece il Müller Thurgau all’XI concorso Internazionale dei Müller Thurgau dell’Arco Alpino.
Numerosi e prestigiosi riconoscimenti anche ai vini di Villa Corniole di Verla di Giovo: Top Hundred di Paolo Massobrio per Teroldego 7 pergole che riceve anche la Corona, ovvero il massimo riconoscimento, nella selezione di «Vini buoni d’Italia» del Touring Club Italiano; ottimi punteggi per il Pinot Grigio Ramato nella guida svizzera Vinum; medaglia d’Oro al Douja d’Or per il Terodelgo Rotaliano Petramontis, per il Mueller Thurgau Petramontis e il Pinot Grigio Petramontis. All’International Wine Challenge, medaglia di bronzo per il Terodelgo Petramontis e Cimbro Rosso e segnalazione per il Lagrein Petramontis; al Berliner Wine Trophy, medaglia d’Oro per Terodelgo Petramontis, Terodelgo 7 pergole, Lagrein Petramontis.
Alla Cantina Pelz di Cembra sono andati nel corso del 2014 la medaglia d’Oro Cervim 2014 per il Riesling, la medaglia d’argento Cervim 2014 per il Kerner e le 4 stelle Winesurf per il Riesling, decretandolo così il migliore d’Italia.
Conclude il medagliere dei vini Cembrani DOC la Cantina Zanotelli di Cembra con le Medaglie di Gran merito per il Riesling, il Pinot Grigio, lo Chardonnay, il Kerner e il Müller Thurgau conferite alla mostra dei vini del Triveneto di Camalò. La medaglia d’argento all’XI Concorso Internazionale Vini Müller Thurgau dell’Arco Alpino e i due bicchieri del Gambero Rosso per Pinot nero, Riesling e Forneri Brut.
Che dire della distillazione… Grandi premi e segnalazioni anche per l’Azienda Paolazzi di Faver che a settembre si è aggiudicata importanti riconoscimenti al diciannovesimo concorso «Alambicco del Garda»: si tratta del titolo di «Grappa d’eccellenza» per Rachele (cat. grappe giovani) e Cilien 1888 (cat. Grappe invecchiate).
Alla pluripremiata Distilleria Pilzer di Faver, oltre alle decine di riconoscimenti e premi prestigiosi ricevuti negli ultimi anni a livello mondiale, è andata anche la medaglia d’Oro al Concours mondial de Bruxelles 2014 per la grappa moscato rosa.
Decine di ambiti premi e segnalazioni, nazionali ed internazionali che accanto agli eventi, alle visite guidate enogastronomiche culturali e naturalistiche fanno della Valle di Cembra, realtà dai piccoli numeri in termini statistici, ma dalle grandi eccellenze in termini di paesaggio culturale, vini, grappe e prodotti tipici, una delle mete ambite per un turismo rurale di nicchia, una destinazione scelta per l’enoturista e, potenzialmente, per i milioni di visitatori del Trentino, dal Garda alle Dolomiti.
Una tematica, quella dell’enoturismo, che l’Azienda per il Turismo Altopiano di Piné Valle di Cembra e i suoi soci, hanno individuato come punto di forza dell’economia locale, cercando di favorire un’importante azione di marketing interno ed esterno.
I vigneti terrazzati e il paesaggio culturale in perfetta simbiosi con le aree protette dell’Alta Valle non sono però sufficienti.
Il visitatore deve poter immergersi a 360° gradi in tutto ciò che lo circonda, metabolizzare ed elaborare con i cinque sensi quanto fisiologicamente vede, deve poter assimilare tutto ciò che «fa paese»: la cucina, il buon vino, la cultura, le tradizioni, l’architettura rurale, il vento, il sole, la professionalità dei suoi attori, un sorriso…
La Valle di Cembra, come tutti i paesaggi, non deve essere una meta di viaggio vista come uno «sfondo scenico» al semplice muoversi, poiché per fare ciò ci basterebbe la poltrona, incollati alla TV o al PC.
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