Cantina di Isera: Massimo Tarter è il nuovo direttore
Tarter: «Un incarico di grande responsabilità ma caratterizzato anche da grande motivazione e voglia di fare bene»
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E’ Massimo Tarter (foto) il nuovo direttore della Cantina di Isera, cooperativa del mondo della vite e del vino, creata nel 1907, con oltre cento anni di storia e di attività.
Un’azienda in possesso di considerevole radicamento all’interno di una comunità a forte connotazione cooperativa (grazie anche a Cassa Rurale e Famiglia Cooperativa) che ha nella vitivinicoltura un’importante espressione del tessuto economico.
Trentasette anni di età compiuti da poco, Tarter non è nome e volto nuovo. Infatti vanta una esperienza ultradecennale nel mondo vitivinicolo.
«La nomina del nuovo direttore è un segnale importante – spiega il presidente Silvio Rosina – perché dimostra la volontà concreta di guardare al domani con fiducia e compiere il passo iniziale di un cammino che, davvero, possa regalare risultati e successo. Questo è l’auspicio di tutti, a partire dai soci che hanno dimostrato senso di appartenenza non comune alla propria cantina nei momenti non proprio facilissimi che hanno caratterizzato il passato a noi più vicino.»
Massimo Tarter è stato presentato ai soci durante l’assemblea di venerdì.
«Un incarico di grande responsabilità ma caratterizzato anche da grande motivazione e voglia di fare bene – spiega Tarter – La nuova sfida mi permetterà di mettere a frutto esperienza e passione maturati in tredici anni di lavoro in questo mondo. Quella di Isera è una cantina in possesso di un potenziale importante legato in particolare al Marzemino, la varietà che più di altre identifica la produzione. Una cantina che possiede quanto serve per ottenere risultati importanti: qualità delle uve, vigneti eccellenti, produttori soci capaci e motivati. Ce la metterò tutta per far sì che, il motore della Cantina, ricominci a girare a pieno ritmo. Tra qualche giorno saremo al Vinitaly con un nostro stand all’interno del padiglione Trentino. Quello sarà il primo appuntamento con il mercato dopo la mia nomina a direttore.»
Un altro aspetto è meritevole di essere sottolineato.
«Nel periodo di transizione – aggiunge il presidente Rosina – molte realtà del sistema cooperativo, non solo del comparto vitivinicolo, si sono strette vicino alla nostra Cantina. A tutti deve essere rivolto un sincero grazie con la speranza che, le collaborazioni tra cooperative, siano un bell’esempio di un sistema che ha unito le forze a favore di una propria consorella.»
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