Trentodoc premia il Personaggio dell'anno 2014 a Tavola
Si rinnova il sostegno di Trentodoc al mondo dell’enogastronomia e della ristorazione con il premio personaggio dell’anno
Sabato 11 aprile a Firenze presso l’Hotel Baglioni, Trentodoc, con le sue 41 case spumantistiche trentine premierà il Personaggio dell’anno 2014, riconoscimento promosso da Italia a Tavola e assegnato ogni anno ai più votati professionisti dell’enogastronomia e della ristorazione attraverso un sondaggio web.
Trentodoc, da sempre vicino al mondo dell’enogastronomia e della ristorazione, seconda D.O.C. al mondo assegnata ad un metodo classico, dopo lo Champagne, ha deciso anche quest’anno di legarsi a questo importante appuntamento dedicato al made in Italy e ai suoi personaggi d’eccellenza, premiando il più votato sommelier, Paolo Ciaramitaro, maitre del ristorante bi-stellato «Villa Crespi» di Orta San Giulio.
Tra le altre categorie, i super votati di questa edizione sono il pasticcere Luca Montersino, il giornalista Edoardo Raspelli, ed il barman Francesco Cione.
Insieme al metodo classico trentino ci saranno Chianti, Grana Padano e Mozzarella di Bufala Campana a consegnare il riconoscimento ai primi classificati delle altre categorie.
Per Trentodoc sarà un’occasione per farsi conoscere da vicino e per raccontare agli addetti ai lavori e agli opinion leader invitati le caratteristiche distintive dell’unico metodo classico di montagna, un mondo di bollicine che da oggi, grazie a una ricerca durata tre anni, possono vantare una carta d’identità che ne attesta il dna e il legame con il territorio.
Trentodoc, bollicine di montagna
La storia inizia nei primi anni del '900 con Giulio Ferrari, studente all’Imperial Regia Scuola Agraria di San Michele. Tecnico appassionato di vivaismo ed enologia, dopo numerosi viaggi-studio in Francia, torna a Trento e per primo, proprio nel cuore della città, dà il via alla sua produzione di metodo classico, piccola, ma di elevata qualità.
Da lì in poi altri hanno intrapreso lo stesso cammino fino al riconoscimento del nome «Trento», prima denominazione di origine controllata in Italia unicamente riservata a un metodo classico, e seconda al mondo, dopo lo Champagne.
Il Trentodoc oggi unisce 41 produttori, è una realtà in costante crescita e ogni cantina persegue la sua personale filosofia, conferendo allo spumante sfumature diverse, adatte a ogni gusto, occasione e abbinamento.
Le viti adatte a diventare Trentodoc, prevalentemente coltivate a pergola trentina, crescono ad altitudini comprese tra i 200 e gli 800 metri, caratterizzata da escursioni termiche fra giorno e notte, fra estate e inverno, che donano al vino eleganza, freschezza e persistenza.
Nascono così le «Bollicine di montagna» Trentodoc, la cui qualità è affidata a un severo disciplinare di produzione, che fissa rigidi canoni e controlli lungo tutta la filiera.
Le uve dalle quali si ottiene sono Chardonnay, il cui vitigno è uno dei più coltivati in provincia (circa 26% della superficie vitata), Pinot nero, il Pinot bianco e Pinot meunier.
La vendemmia è svolta manualmente e il «vino base Trentodoc» è affidato a una lenta maturazione in bottiglia, che varia dai 15 ai 36 mesi.
Il marchio collettivo Trentodoc nasce nel giugno del 2007, al termine di un percorso impegnativo che ha visto coinvolti rappresentati del mondo produttivo, delle istituzioni (in primis la Provincia Autonoma di Trento e Trentino Marketing) ed esperti coordinati dalla Camera di Commercio di Trento.
Oggi, con circa sette milioni di bottiglie prodotte, il Trentodoc è il nome delle bollicine classiche trentine, l’ambasciatore di qualità del Trentino nel mondo.
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