Home | Sapori | Vino Trentino | Cavit ha presentato all'Expo il progetto informatico PICA

Cavit ha presentato all'Expo il progetto informatico PICA

Il programma coniuga eccellenza qualitativa e sostenibilità ambientale, mette in rete i suoi 4.500 viticoltori e le 11 cantine collegate

La Cavit ha presentato all'Expo Milano la più complessa e avanzata tecnologia oggi presente in Italia tesa all’ottenimento dell’eccellenza qualitativa dei prodotti e volta a promuovere la sostenibilità del processo di produzione vitivinicola.
Si tratta di Pica (Piattaforma Integrata Cartografica Agriviticola), risultato di cinque anni di studi teorici e sul campo condotti in collaborazione con i centri di ricerca di eccellenza del Trentino: Fondazione Edmund Mach (FEM) e Fondazione Bruno Kessler (FBK), con MPA Solutions.
Il sistema è complesso ma il suo funzionamento è semplice e immediato. La piattaforma informatica di PICA mette «in rete» i 4.500 viticoltori delle undici cantine sociali di Cavit: «raccoglie» informazioni e «restituisce» indicazioni.
L’analisi dettagliata delle informazioni sul territorio vitato (suolo, clima, risposta vegetativa della vite nei diversi ambienti di coltivazione), grazie a un innovativo sistema di Information and Communication Technology, permette agli enologi e agli agronomi delle cantine di raccogliere e mettere in relazione, informazioni specifiche per ogni vigneto, relativamente alle diverse fasi di cura delle viti.
 
L’incrocio di queste informazioni consente ai tecnici di prevedere il tipo di risposta vegetativa dei vitigni più rappresentativi del Trentino, coltivati in diverse zone e a diverse altitudini indicando conseguentemente i vitigni più idonei a ciascun territorio.
Ed ecco come il sistema «restituisce» ai viticoltori indicazioni preziose per la coltivazione delle vigne.
Il sistema consente infatti di fornire ai soci Cavit, mediante semplici sms o email, informazioni e assistenza costante in tempo reale per ottimizzare la gestione dei vigneti.
In particolare le informazioni a disposizione dei tecnici permettono anche di fare previsioni accurate sulla maturazione dei vigneti e quindi pianificare meglio i tempi delle varie operazioni in vigna e della vendemmia.
 
I dati raccolti permettono infine di ottenere informazioni precise circa il contenuto in acqua presente nello strato di terreno occupato dalle radici con un conseguente utilizzo idrico più mirato ed adatto alle necessità e alle specificità di ogni terreno.
Tutto questo a vantaggio dei due grandi obiettivi che sono alla base della creazione del progetto: qualità e sostenibilità ambientale - produttiva.
La presenza di Cavit a Expo 2015 non è che una conferma dell’impegno della cantina trentina sul fronte della sostenibilità ambientale e produttiva.
Un impegno che accomuna 4500 viticoltori e che rappresenta oltre il 60% della produzione vitivinicola della regione.
Ed è proprio la consapevolezza di rappresentare così tanta parte della natura trentina che motiva Cavit nella ricerca quotidiana della qualità e della sostenibilità.

Condividi con: Post on Facebook Facebook Twitter Twitter

Subscribe to comments feed Commenti (0 inviato)

totale: | visualizzati:

Invia il tuo commento comment

Inserisci il codice che vedi sull' immagine:

  • Invia ad un amico Invia ad un amico
  • print Versione stampabile
  • Plain text Versione solo testo

Pensieri, parole, arte

di Daniela Larentis

Parliamone

di Nadia Clementi

Musica e spettacoli

di Sandra Matuella

Psiche e dintorni

di Giuseppe Maiolo

Da una foto una storia

di Maurizio Panizza

Letteratura di genere

di Luciana Grillo

Scenari

di Daniele Bornancin

Dialetto e Tradizione

di Cornelio Galas

Orto e giardino

di Davide Brugna

Gourmet

di Giuseppe Casagrande

Cartoline

di Bruno Lucchi

L'Autonomia ieri e oggi

di Mauro Marcantoni

I miei cammini

di Elena Casagrande