Cles: 28 nuovi chef cucinano nella... parità di genere
Grande partecipazione al corso di cucina per padri e futuri padri che verrà riproposto in ottobre
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Una serata di presentazione trionfale tenutasi alla gelateria caffetteria Toys shop di Cles ha concluso al meglio il Corso di cucina legato al progetto Opportunità alla pari 2016.
Un progetto voluto fortemente dalla Comunità di Valle Val di Non, nell’ambito del percorso sulla tutela delle Pari opportunità, per offrire un’occasione di socialità concreta, e di formazione attiva in cucina.
L’Assessore alle Pari opportunità e Distretto famiglia Carmen Noldin rivela soddisfatta che «la notevole risposta della comunità è la ricompensa più grande e ci regala l’entusiasmo per proporre un nuovo corso in ottobre.»
Le quattro serate condotte dallo chef Paolo Cescatti hanno tirato fuori il cuoco che c’è in ogni allievo iscrittosi gratuitamente a un corso davvero innovativo.
La partecipazione è stata ottima con ben 28 iscritti, mentre chi è rimasto a bocca asciutta potrà partecipare al prossimo corso che si terrà, appunto, in ottobre.
Tra i protagonisti Michele Fanti racconta di «un’esperienza davvero positiva, dove abbiamo imparato molto. La cosa più importante è avere sperimentato come si possa cucinare tutti insieme in armonia.»
Della stessa opinione è Piergiorgio Fabbro: «Sono state quattro serate divertenti, dove abbiamo colto i segreti di come si organizza una cucina. Finalmente ora sappiamo arricchire una serata in modo completo, dall’antipasto al dolce.»
Anche Adriano Tamé è appagato dalle sue nuove competenze: «Un corso molto interessante dove abbiamo sperimentato piatti per noi nuovi con un cuoco sublime e disponibile che è riuscito a indirizzarci nella gestione della cucina.»
Non manca l’opinione positiva di una moglie, infatti Alessandra Brunato racconta: «Mio marito era contento ogni volta che tornava a casa ed era molto entusiasta di ciò che imparava. Devo dire inoltre cha ha già iniziato a mettere in pratica gli insegnamenti dello chef.»
Infine non può mancare il pensiero dello chef Paolo Cescatti: «Ho notato la differenza tra la prima e l’ultima serata del corso: all’inizio gli allievi erano timorosi e impacciati, mentre nel momento della presentazione alle famiglie, nella serata finale, tutti erano precisi come degli orologi svizzeri. Rifarei subito l’esperienza, perché ho conosciuto persone molto allegre e socievoli. Cucinare è un modo fantastico per stare insieme.»
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