Buona Pasqua dall’Associazione Mafalda Donne Trento
Hanno inviato agli opoeratori del S. Chiara dei bei cestini colmi di ogni dolcezza
Come lo scorso anno, anche questa volta, mentre si avvicina una Santa Pasqua in isolamento, con lo spettro di un virus in agguato, dalle molte varianti e sempre più aggressivo, le socie dell’Associazione Mafalda, capitanate da una Presidente tanto generosa quanto indomabile, Carolina Marangoni, hanno deciso di celebrare questa festività rinunciando allo scambio di un dono individuale, a favore degli operatori sanitari che assistono con professionalità e affettuosa disponibilità i pazienti ricoverati presso i reparti di medicina d’urgenza, covid-19, anestesia e rianimazione dell’Ospedale Santa Chiara di Trento.
Hanno inviato infatti dei bei cestini colmi di ogni dolcezza, perché l’uovo pasquale di cioccolata sia per ciascuno degli operatori un momento di serenità, di cui godere con colleghe e colleghi.
E non contente, tutte le socie hanno offerto un generoso contributo all’Avis di Trento e hanno firmato il loro encomiabile gesto con i nomi di battesimo – sono ben trentotto – riportando una frase toccante e significativa di Edward Everett Hale, che ci sembra opportuno trascrivere, a beneficio di lettrici e lettori:
«Io sono soltanto uno. Ma comunque sono uno. Non posso fare tutto, ma comunque posso fare qualcosa, e il fatto che non posso fare tutto non mi fermerà dal fare quel poco che posso fare.»
P.S. Edward Everett Hale, vissuto nell’ ‘800 negli Stati Uniti, è stato un importante teologo, ministro delle chiese di Worcester prima e di Boston poi, infine cappellano del Senato.
Si racconta che una volta qualcuno gli chiese se pregasse per i Senatori.
Rispose: «No, io osservo i Senatori e prego per il Paese».
Ha lasciato numerose e importanti opere che testimoniano la sua opposizione allo schiavismo.
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