Tunnel del Brennero: dopo il preambolo, il capitombolo
Il ministro Toninelli aveva visto la fine del tunnel, Fraccaro gliela vuole chiudere
La Talpa, il nostro satiro ben introdotto in ambienti solitamente ben informati, osserva come sia singolare questo governo composto da 5 Stelle e Lega.
Il preambolo l’aveva fatto il ministro Toninelli qualche giorno fa con una Gaffe con la G maiuscola: voleva chiudere il tunnel del Brennero e percorrerlo a piedi. Solo che il tunnel sarà pronto nel 2026 e, per un ministro alle infrastrutture, si è trattato quantomeno di una brutta figura.
Poi oggi il ministro Fraccaro ha fatto il capitombolo. Intervistato da Rai Regione ha detto letteralmente che il traforo del Brennero è una spesa inutile. E troppo costosa.
«Se abbiamo gli otto miliardi per costruirlo – ha detto, – ditemi dove sono che li utilizziamo per pulire le città.»
Anche se si trovava in regione per motivi elettorali, con ogni probabilità pensava alla città di Roma (che non basta pulirla ma sarebbe già qualcosa).
Quello cui non ha pensato è che i territori del Trentino e dell’Alto Adige hanno bisogno di ridurre drasticamente il trasporto su gomma. Gli scarichi di migliaia e migliaia di Tir sull’Autobrennero stanno inquinando spaventosamente il nostro ambiente montano.
Quanto ai quattrini, si parla di 8 miliardi di euro, metà dei quali messi dall’Unione Europea e un quarto dall’Austria. Dei restanti 2 miliardi, più di mezzo lo mette l’Autostrada del Brennero.
Salvini, anche lui in regione per motivi di propaganda elettorale, ha dichiarato il contrario. Forse troppo.
Insomma, tutti vedono la necessità di trasferire la gomma su rotaia per salvaguardare la salute delle popolazioni che vivono da Verona a Innsbruck, meno Fraccaro. Trentino di adozione.
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