Il salvagente ai candidati del PD che si fanno pubblicità
Avevamo criticato il divieto imposto dal partito, ma adesso abbiamo capito che si trattava di uno scherzo
I nostri lettori hanno letto con interesse la precedente osservazione del «Salvagente», quella in cui criticavamo la direzione del Partito Democratico del Trentino che vietava ai candidati delle prossime elezioni amministrative di rilasciare interviste e fare pubblicità sui media.
Il quesito si poneva perché disposizioni di questo genere non favoriscono certamente i nuovi candidati e in tutti i casi non tengono conto della necessità dei giornali di far conoscere il pensiero di chi (anche del partito Democratico) vuole tentare l’avventura elettorale.
Ma adesso abbiamo capito il trucco. I candidati nuovi fanno pubblicità lo stesso, in barba alle disposizioni del partito.
Non cambia nulla dal punto di vista del principio esposto, ma aggrava la questione perché non c’è nulla di più diseducativo di una regola violata. Tanto peggio se si tratta di politici che desiderano intraprendere la via della politica, perché così partono con il piede sbagliato.
Man mano che si avvicinano le elezioni, occorrono sempre più salvagenti.
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