Home | Satira | Salvagente | Il salvagente a chi ci marcia con WikiLeaks

Il salvagente a chi ci marcia con WikiLeaks

1. Dove finisce il diritto di stampa? - 2. Possibile il ritorno ai piccioni viaggiatori? - 3. L'uso interno del discredito esterno

image

Secondo Wikipedia, WikiLeaks deriva dall'inglese leak (perdita, fuga [di notizie]) è un'organizzazione internazionale che riceve in modo anonimo, grazie a una drop box* protetta da un potente sistema di cifratura, documenti coperti da segreto e poi li mette in rete sul proprio sito web.
WikiLeaks riceve, in genere, documenti di carattere governativo o aziendale da fonti coperte dall'anonimato.
L'organizzazione dichiara di verificare l'autenticità del materiale e poi lo pubblica tramite i propri server dislocati in Belgio e Svezia (due Paesi con leggi che proteggono tale attività), preservando l'anonimato degli informatori e di tutti coloro che sono implicati nella fuga di notizie.

Nonostante il prefisso, il progetto non è un wiki e non ha alcun legame con Wikimedia Foundation, l'organizzazione senza fini di lucro che possiede i server di Wikipedia. WikiLeaks vuole essere «una versione irrintracciabile di Wikipedia che consenta la pubblicazione e l'analisi di massa di documentazione riservata». Lo scopo ultimo è quello della trasparenza da parte dei governi quale garanzia di giustizia, di etica, di una più forte democrazia.
Il sito è curato da giornalisti, attivisti, dissidenti del governo cinese, scienziati. Comunque i cittadini di ogni parte del mondo possono e sono invitati ad inviare materiale che porti alla luce comportamenti non etici di governi e aziende.
Gran parte dello staff del sito, come gli stessi fondatori del progetto, inutile dirlo, rimangono anonimi.

Ciò premesso, è inevitabile la domanda «cui prodest?». Cioè chi ci guadagna da tutto questo?
A sentir loro, l'associazione è senza fini di lucro. Ma è difficile pensare che l'energia che viene liberata con questi scoop sensazionali non porti qualche vantaggio a qualcuno.
La speculazione, le tensioni internazionali, le borse… Tutto ciò porta svantaggi a qualcuno e,, di conseguenza, vantaggi ad altri.
Comunque sia, il punto è un altro. Anzi tre.

Il primo è che le notizie non suscettibili di pubblicazione non devono essere pubblicate. Chi lo dice p un giornalista, che però sa ciò che si può e ciò che non si può fare. La maggior parte dei miei colleghi la pensa diversamente, ritenendo che ogni cosa resa pubblica arricchisce la libertà. Costi quel che costi.
Al contrario io penso che vadano sempre commisurati i danni che si provocano con una pubblicazione.
Nel teatro dell'Afghanistan mi è stato "chiesto" di non pubblicare alcune informazioni e soprattutto certe fotografie. Non mi è stato vietato, ma chiesto. In questo modo sono potuto venire a conoscenza di aspetti che non avrei neppure immaginato.
Che si tratti di politica o di guerra, nulla cambia.

Il secondo è che la stessa rete che ha semplificato il mondo e il modo di comunicare ha generato i propri anticorpi per cui si dovrà tornare ai bigliettini di carta (abbiamo evitato il termine pizzini).
Se tenere i documenti in un computer significa rischiare di renderli pubblici, pare evidente che alla lunga si dovranno modificare i sistemi.
Niente più mail, niente più chat, niente più sms: tornano ad essere più sicuri i piccioni viaggiatori.

Il terzo riguarda l'uso politico di queste informazioni. Parlo di politica interna e non internazionale che, a quanto pare, non si è scandalizzata più di tanto.
Ogni volta che viene messa a rischio la sicurezza ma anche la sola l'immagine del Paese, tutte le forze politiche dovrebbero fare quadrato per difendere le istituzioni e coloro che le rappresentano. Anche se il leader è considerato un vero e proprio nemico.
Insomma, come in una lotta senza quartiere, tutto va bene se è contro il leader di maggioranza, indipendentemente da quanto il Paese possa venire danneggiato da questi atteggiamenti.

GdM
[email protected]

* Dropbox è un software multipiattaforma (disponibile per Windows, MAC OS X, Linux, iPhone, iPad e Android) cloud based** che offre un servizio di file hosting e sincronizzazione automatica di file tramite Web.Dropbox si basa sul protocollo crittografico SSL, ed i file immagazzinati, accessibili tramite password, vengono criptati tramite AES.

** In informatica, con il termine cloud computing si intende un insieme di tecnologie informatiche che permettono l'utilizzo di risorse hardware (storage, CPU) o software distribuite in un server.

Condividi con: Post on Facebook Facebook Twitter Twitter

Subscribe to comments feed Commenti (0 inviato)

totale: | visualizzati:

Invia il tuo commento comment

Inserisci il codice che vedi sull' immagine:

  • Invia ad un amico Invia ad un amico
  • print Versione stampabile
  • Plain text Versione solo testo

Pensieri, parole, arte

di Daniela Larentis

Parliamone

di Nadia Clementi

Musica e spettacoli

di Sandra Matuella

Psiche e dintorni

di Giuseppe Maiolo

Da una foto una storia

di Maurizio Panizza

Letteratura di genere

di Luciana Grillo

Scenari

di Daniele Bornancin

Dialetto e Tradizione

di Cornelio Galas

Orto e giardino

di Davide Brugna

Gourmet

di Giuseppe Casagrande

Cartoline

di Bruno Lucchi

L'Autonomia ieri e oggi

di Mauro Marcantoni

I miei cammini

di Elena Casagrande