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Francesca Gerosa: «Siamo donne in trincea, non vittime»

Il salvagente a Eleonora Angeli: «Il maschilismo becero e strisciante passa anche dal mondo femminile»

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E' di qualche giorno fa la collega Eleonora Angeli dell'UPT ha pubblicato una lettera su una testata giornalistica locale, con l'intento di manifestare rabbia e sdegno nei confronti di "un maschilismo becero e strisciante" che attanaglia le sorti delle donne in politica.
Come donna attiva del mondo della politica locale ho sentito il dovere, ma soprattutto il piacere, di esprimere sulla questione un mio pensiero, che vorrei condividere con i lettori del salvagente.

Ancora una volta, e di sicuro non sarà l'ultima, ci troviamo a parlare tra donne (interessante sarebbe l'opinione dei nostri colleghi uomini che in queste occasioni potremmo definire desaparecidos) della nostra identità e delle nostre capacità intellettuali, che destano l'interesse dei nostri politici uomini finché non vengono percepite come una minaccia.

Le donne capaci e di carattere hanno una vita difficile.
Sono quel tipo di donna interessante che gli uomini stimano e lodano e che contemporaneamente vedono con diffidenza, perché poco gestibili.
Ecco allora che schiettezza e concretezza, capacità e determinazione rischiano di diventare il nemico numero uno dell'universo maschile del mondo della politica (e non solo).
L'unica via di salvezza è «giocare a fare gli uomini», mettendo un velo sulla nostra identità di donne, pur senza perdere la nostra femminilità agli uomini tanto cara, e indossando con amarezza una maschera che faccia credere loro che siamo parte del branco.

Di una cosa importante non tiene conto la cara amica Eleonora.
Cioè che il maschilismo becero e strisciante passa anche dal mondo femminile, e proprio in questo mondo le donne devono sentirsi ancora più umiliate.
Le donne non votano le donne, magari le sostengono ma poi non le portano nelle stanze del potere.
Tra di noi per prime troviamo contraddizioni e contrarietà.

Se una donna è bella e intelligente, siamo le prime (io me ne tiro fuori) a cercare il marcio nella sua rapida carriera, cercando di capire come una faccia da velina possa anche avere un cervello da ministro.
Perché mai nessuno si chiede come mai una donna dalle capacità da ministro abbia fatto in passato la velina?
Perché la vita, care donne, è fatta di esperienze che ci formano e ci temprano e ci fanno diventare quelle che siamo.
Anch'io sono tra quelle donne che da ragazza hanno partecipato a concorsi di bellezza e a svariati casting di famosi programmi televisivi, e ci tengo a dirlo per fare capire che la sicurezza che ho in me stessa è di gran lunga superiore a quei tristi luoghi comuni che affossano l'intelligenza a favore del gossip e dello squallore.

Cosa ritengo veramente triste? Mentre con gli uomini giochiamo a fare gli uomini, con le donne non sappiamo più chi vogliamo o dobbiamo essere.
E invece che lavorare sull'affermazione di noi stesse, ci occupiamo di elaborare quelle scorciatoie che, magari scioccamente, tanto odio.

Così come non mi piace fare la vittima, non mi si addice.
È vero che il mondo della politica è in mano agli uomini, ma solo lavorando a testa bassa e facendo rete tra di noi potremo un giorno sperare di cambiare le cose, non di certo battendo i pugni sulle porte dei nostri partiti, di sinistra o destra che siano.
Solo così i nostri amati colleghi uomini potranno capire che siamo una forza dal valore aggiunto e non un male oscuro e difficile da comprendere, da tenere lontano, o un semplice nome necessario per completare le liste elettorali.

Il sistema è improntato su basi sbagliate, ne sono convinta anch'io, ma non è recriminando che mai lo cambieremo.
Dicono che le donne siano furbe? Allora facciamo le furbe!

Siamo donne in trincea. Capacità, testardaggine e tenacia sono le nostre armi. Di questo ne vado fiera, e mai farei a cambio con la poltrona di un uomo potente.
Così come mai chiederei in qualità di donna agevolazioni sulla strada verso il successo.
Una strada sicuramente in salita, ma che come tale regala per ogni passo molte più soddisfazioni.

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