Il salvagente all’Europa che sta annegando sugli immigrati
All'Europa fantasma e all'egoismo degli Stati europei. A governo e opposizioni. E… a chi non sa ragionare con la propria testa
Abbiamo denunciato fin dall'inizio
l'assenza dell'Europa nella crisi della Libia. I nostri lettori
ricorderanno i nostri avvisi (vedi),
le accuse (vedi),
le citazioni (vedi),
le metafore (vedi),
le satire (vedi).
Ma di fondo speravamo che fosse solo lentezza di quel
leviatano che abbiamo costruito mettendo in piedi
un'Unione Europea che sa più di cooperativa che di federazione vera
e propria.
In realtà adesso le carte sono state messe sul tavolo e l'amarezza
è in ognuno di noi.
Dapprima i Paesi confinanti con l'Italia hanno fermato i profughi
che attraversavano il nostro paese per ricongiungersi con i propri
familiari oltre Alpe, quindi l'Italia ha messo in atto un articolo
della legge europea che prevedeva i «permessi temporanei» per
situazioni come quella che sta accadendo nel Mediterraneo.
Linea politica che non è stata accettata, prima in ordine sparso e
adesso al consiglio riunito dei ministri degli interni d'Europa. E
a nulla è valso che si rifacesse un giro di telefonate personali ad
altissimo livello per rimuovere la rigidità delle posizioni.
A questo punto ci pare scontato gettare un salvagente sia
all'Europa che sta annegando che a ogni singolo Stato che la
compone.
Ma qualche altro salvagente va gettato anche da noi.
Anzitutto a quella parte della maggioranza che doveva limitarsi a
criticare l'Europa, senza minacciare un impossibile (e puerile)
sganciamento dell'Europa. Solo Maroni ha espresso un concetto
chiarissimo, quando ha detto «L'Europa è compatta a difendere le
banche o a dichiarare una guerra. Ma quando si tratta di aiutare un
membro in difficoltà, guarda da un'altra parte.»
Tutte le altre espressioni di rivalsa e, peggio ancora, le minacce
di separatismo o di semplice sganciamento da operazioni militari
comunitarie, rischiano di farci passare dalla parte del torto.
Certo è che, a vedere i risultati, la guerra con la Libia potevamo
evitarla.
Quando il premier inglese Cameron dichiara che senza la no fly
zone l'Italia si sarebbe trovata ad affrontare un mare di
fuggiaschi, non sappiamo su che basi stia articolando il
ragionamento, quanto piuttosto per trovare giustificazioni a
decisioni affrettate.
Beh, senza no fly zone avremmo avuto da preoccuparci solo
degli immigrati.
Una serie di salvagenti va gettata anche alle opposizioni, che
perfino in questo momento hanno a cuore solo l'abbattimento di
Berlusconi e che per questo qualsiasi posizione del Governo è da
contrastare indipendentemente che abbia ragione o torto.
Avremmo voluto vedere cosa sarebbe accaduto se al governo si fosse
trovato un Bersani, un Casini o qualcun altro che adesso tuona
contro l'operato del governo (del quale fino qualche tempo fa
faceva parte).
Infine, un salvagente agli schierati.
Alcuni ci hanno dato dei leghisti solo per aver criticato
il comportamento europeo.
Chi ci conosce sa perfettamente che non siamo leghisti e anzi
possiamo dire con orgoglio che quasi tutti i partiti ci considerano
loro oppositori. Mai come in questo momento ci troviamo in
disaccordo con tutti, o quasi tutti.
In momenti del genere bisogna avere il coraggio di ragionare con la
propria testa, senza per questo temere di essere etichettati di
appartenenza ad alcunché. Il buonsenso non ha colore.
GdM
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