Dolomiti Energia Trentino sconfitta dal Boulogne per 80-86
I bianconeri nel Round 13 di 7DAYS EuroCup giocano una partita di qualità contro la capolista del campionato francese, ma nel finale cedono a un super Will Cummings
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Si chiude con una sconfitta 80-86 il Round 13 della Dolomiti Energia Trentino, superata in casa dal Boulogne Metropolitans 92.
Il tredicesimo turno di regular season in 7DAYS EuroCup è una partita equilibrata e divertente, con le due squadre non sempre precise ma coinvolte e coinvolgenti: i francesi partono meglio, ma l’Aquila mostra forza d’animo e qualche lampo di quella qualità a cui i bianconeri vogliono tornare a dare continuità.
Non basta per battere i francesi, lanciati al successo dai 21 punti con sette assist di Will Cummings, ex della partita avendo giocato a Trento quattro partite sul finire della stagione 2015-16.
I padroni di casa hanno 19 punti e cinque rimbalzi da un Jordan Caroline in netta crescita di condizione, in doppia cifra a referto finiscono anche Cameron Reynolds (13 punti e sei rimbalzi) e Diego Flaccadori.
Prova di grande cuore e presenza anche per il “solito” capitan Forray (nove punti, tre assist e due recuperi in 17’ di gioco): i bianconeri ora sono attesi alla trasferta di campionato sul campo della Bertram Derthona Tortona, dove scenderanno in campo sabato sera alle 20.30 nell’anticipo del 20esimo turno di Serie A.
La cronaca
Pronti-via e i francesi mettono subito in chiaro il perché siano la formazione capolista del campionato francese, davanti a corazzate Eurolega come Asvel e Monaco: Cummings ispira, Crocker e Konate sono una spina nel fianco della difesa trentina.
A metà del primo quarto il vantaggio degli ospiti è già sostanzioso e costringe Molin al timeout (6-18): le triple di Caroline e Forray ridanno un po’ di ossigeno all’attacco di Trento, l’energia dalla panchina di Conti e Ladurner propizia un paio di recuperi che permettono all’Aquila di rimettersi in carreggiata verso la fine dei primi 10’ anche grazie a una prodezza di Bradford sulla sirena (23-25).
I bianconeri trovano il vantaggio con due triple di personalità di Mezzanotte, i francesi si affidano all’estro di Cummings e ai muscoli di Hunter (33-34 a metà quarto).
Fino all’intervallo lungo si viaggia sui binari dell’equilibrio, e a metà partita il tabellone recita 42-43 dopo l’ennesimo pallone recuperato da uno stupendo capitan Forray.
Flaccadori suona la carica con un paio di belle iniziative in area (51-45), ma a quel punto gli ospiti tornano a produrre punti e giocate a ripetizione: sono i canestri di Caroline e un’altra grande tripla di Bradford a tenere vicina Trento anche dopo le sfuriate di Hunter e Cummings (62-67 dopo 30’ di gioco).
Una schiacciata di Mezzanotte apre l’ultimo quarto, quella pazzesca di Caroline firma il sorpasso (75-74 a 4’ dalla fine).
Da quel momento in poi però Cummings si prende il palcoscenico e risolve il match con alcune giocate di livello superiore: alla BLM Group Arena la spunta il Metropolitans 80-86.
Il tabellino
Dolomiti Energia Trentino 80 – Boulogne Metropolitans 86
(23-25, 42-43; 62-67)
DOLOMITI ENERGIA TRENTINO: Bradford 6, Williams 8, Reynolds 13, Conti, Morina ne, Forray 9, Flaccadori 11, Saunders 4, Mezzanotte 8, Dell’Anna ne, Ladurner 2, Caroline 19. Coach Molin.
BOULOGNE METROPOLITANS 92: Moulare ne, Cummings 21, Hornsby 7, Konate 3, Michineau 2, Halilovic 7, Crocker 12, Sy 7, Ho-You-Fat, Hunter 15, Ginat 12, Yomi ne. Coach Collet.
Le parole di coach Lele Molin
«Il commento alla prestazione della squadra sfortunatamente è simile a quello delle ultime due o tre partite: lavoriamo, lavoriamo, lavoriamo e poi negli ultimi tre o quattro minuti non riusciamo ad avere la disciplina e la qualità per vincere le partite.
«È una situazione che ci portiamo dietro da un po’ e che siamo consapevoli dover migliorare: vedo comunque una squadra che prova a crescere, anche stasera contro un’avversaria di alto livello abbiamo voluto competere e lottare.
«Li abbiamo messi in difficoltà, abbiamo risposto colpo su colpo alle loro giocate.
«Sul finale di partita, come detto, avremo modo di riflettere e lavorare, senza farci abbattere dalla frustrazione della sconfitta.»
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