«Un sogno a cinque cerchi», tappa a Cembra Lisignago
Prosegue il cammino verso i Giochi invernali 2026 condiviso con la comunità
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Tredicesima tappa, ieri sera a Cembra Lisignago, del percorso organizzato dal Coordinamento olimpico trentino in collaborazione con le Comunità di Valle per informare e coinvolgere l'intero territorio provinciale in vista delle Olimpiadi e Paralimpiadi invernali.
Al Teatro Parrocchiale, in apertura di serata sono intervenuti il presidente della Comunità della Valle di Cembra Simone Santuari e l'assessore allo sport del Comune di Cembra Lisignago Fabrizio Gottardi.
Il presidente Santuari ha sottolineato la grande opportunità, anche sul piano turistico, offerta dai Giochi, ringraziando il Coordinamento olimpico trentino per la serata informativa.
L'assessore Gottardi ha posto l'accento sui valori dello sport, dell'inclusione e della sostenibilità che caratterizzano Milano-Cortina 2026, evento che offre una preziosa opportunità di partecipazione.
A rappresentare il Coordinamento olimpico trentino sono stati Alessandro Santuari e Pietro De Godenz, introdotti da Silvia Vaia del Nordic Ski Val di Fiemme e dal giornalista Mauro Bonvecchio. Santuari, portando il saluto dell'intero Coordinamento, ha subito precisato che «Milano-Cortina 2026 non deve essere percepita dalla comunità trentina come un evento concentrato in una sola località, ma come le Olimpiadi e Paralimpiadi di tutto il Trentino.
«Un evento che promuove lo sport e i territori contribuendo alla loro crescita grazie a un'eredità che sarà un patrimonio duraturo a disposizione della comunità. Interventi di riqualificazione di strutture già esistenti e infrastrutture strategiche renderanno fra l'altro il Trentino più accessibile e più attrattivo.»
I Giochi saranno sotto gli occhi del mondo, grazie a 160.000 ore di produzione televisiva a disposizione di miliardi di spettatori che seguiranno le imprese sportive di oltre 3.500 atleti da oltre 90 Paesi, impegnati in 16 discipline olimpiche e 6 discipline paralimpiche; 60 gare si svolgeranno in Trentino.
«Una vetrina unica», – ha detto ieri sera Alessandro Santuari; una straordinaria opportunità di promozione.
Dopo numeri e curiosità raccontati da Silvia Vaia e Mauro Bonvecchio, Pietro De Godenz ha illustrato la governance dei Giochi invernali, con particolare riferimento al contesto locale.
Spazio anche al percorso di avvicinamento alle Olimpiadi e Paralimpiadi, con i test event olimpici e paralimpici.
Sul piano delle opere, De Godenz ha illustrato gli interventi riguardanti lo Stadio del Salto di Predazzo, lo Stadio del Fondo di Tesero e la Scuola Alpina della Guardia di Finanza di Predazzo, mentre Alessandro Santuari ha spiegato le scelte tecniche riguardanti l'Ice Rink Baselga di Pinè, le pianificate sinergie con Cembra e il curling, la ciclabile Pergine-Piné-Sover-Molina come opera sovracomunale di rilancio dei territori e il collegamento Altopiano di Piné - Val di Cembra (strada delle 3 valli) in corso di realizzazione. Grande attenzione è stata dedicata ieri sera anche alle opere complementari e ai progetti culturali e sportivi, che rappresentano una parte integrante dell'avventura olimpica e paralimpica.
Infine, ma certamente non per importanza, l'invito a vivere da vicino i Giochi come volontari. Una proposta rivolta a giovani e meno giovani che non richiede particolari competenze ma tanto entusiasmo; c'è ancora tempo per aderire e prendere parte a un evento di portata storica.
Ricca, anche a Cembra Lisignago, la presenza di atlete e atleti del territorio: l'arciera Jessica Tomasi, il ciclista Enrico Simoni, il triathleta e podista Michele Pasquazzo, l'atleta della nazionale di para ice hockey Gianluigi Rosa e l'ex sciatrice alpina paralimpica Melania Corradini. Le Olimpiadi e le Paralimpiadi, è stato detto, sono il più grande traguardo per ogni atleta, e averle in casa rappresenta una straordinaria opportunità non solo per gli atleti, ma per l'intera comunità.
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