Giochi Paralimpici Parigi 2024, terza giornata, due argenti
Carlotta Gilli ottiene il secondo posto nei 400 stile libero S13, Francesco Bettella nei 50 dorso S1 – Italia a quota 15 medaglie (3 ori, 4 argenti, 8 bronzi)
Arrivano entrambe dal nuoto le medaglie azzurre della terza giornata dei Giochi Paralimpici Parigi 2024. Nei 400 stile libero S13, Carlotta Gilli ottiene l'argento con il tempo di 4:31.83, terminando la gara con 1.90 di ritardo dalla statunitense Olivia Chamners (4:29.93). Alle spalle della torinese l'ucraina Anna Stetsenko (4:36.17).
«Sono contenta. Ho confermato la medaglia di Tokyo, sono passati tre anni, e ci sono tante nuove avversarie che vanno molto forte, inclusa la vincitrice di oggi.»
Così Carlotta Gilli, argento nei 400 stile libero S13 ai Giochi Paralimpici di Parigi 2024.
«Sapevo che l’americana passava molto forte, a differenza dell’altra che solitamente passa più lenta e poi torna più forte.
Qui la gara è un po’ lunga, quindi ognuno adotta la sua tattica. Io ho cercato di fare un po’ la mia gara, facendomi trasportare all’inizio dall’americana e cercando di pararmi un po’ poi dal recupero dell’altra, – ha aggiunto l’azzurra in zona mista. – Sono soddisfatta, terzo giorno di gare e mia terza medaglia. Domani ho un giorno di riposo e poi ancora due gare.»
Subito dopo, Francesco Bettella si è andato a prendere la seconda medaglia a questi Giochim questa volta d'argento. Nei 50 dorso S1, il veneto ha fermato il tempo sul 1:13.90.
Oro al polacco Kamil Otowski (1:07.95), bronzo all'ucraino Anton Kol (1:14.4).
«Sono davvero molto contento. Avevo perso l’argento nei 100 per pochi centesimi, e volevo a tutti i costi non perdere l’argento qui, nei 50. E quindi ho messo quello che avevo in questa gara.»
Lo ha detto Francesco Bettella, argento nei 50 dorso S1 ai Giochi Paralimpici di Parigi 2024. Per Bettella si tratta della seconda medaglia dopo il bronzo nei 100 centrato nella giornata di apertura.
«Sappiamo che il polacco fa gara a sé, e quindi la mia gara era con l’ucraino. Sapevo di essere un po’ più forte di lui nei 50, e sono davvero molto contento, – ha aggiunto Bettella in zona mista dopo la gara. – Dedico questa medaglia alla mia famiglia, alla mia ragazza Alessia, e il pensiero va a tutte le persone che mi seguono durante l’anno, dal mio allenatore Moreno Daga, ai miei preparatori in palestra, alla mia società, alle Fiamme Oro.
«Ci sono veramente tantissime persone che mi mettono nella migliore condizione possibile per allenarmi. Sono molto contento di questa Paralimpiade, prima di partire per Parigi già arrivare alla medaglia era un successo.
«Due medaglie, non potevo chiedere di più, magari potevo prendere l’argento nei 100! Sono contento comunque. Adesso finirò il Dottorato in Neuroscienze all'Università di Padova, è la mia priorità, – ha concluso. – Poi vedremo per i prossimi anni.»
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