FISG, prosegue un’altra stagione di record e successi
Confermato il trend positivo di podi e vittorie, ma ha addirittura regalato sin qui risultati sempre migliori al ghiaccio azzurro
Con l’Olimpiade dei record di Pechino 2022 ormai alle spalle, la prima stagione del quadriennio di Milano Cortina 2026 non solo ha confermato il trend positivo di podi e vittorie, ma ha addirittura regalato sin qui risultati ancora migliori al ghiaccio azzurro.
Gli atleti della Federazione Italiana Sport del Ghiaccio hanno avuto in questi mesi la forza e il merito di compiere imprese storiche in pressoché tutte le discipline olimpiche, sebbene la cosa scivoli in secondo e terzo piano a favore di casi e polemiche da prima pagina.
Quando ancora devono concludersi le tappe di Coppa del Mondo della velocità, l’Italia del ghiaccio ha infatti già messo a referto in questa stagione almeno una vittoria nelle tappe di Coppe del Mondo di pista lunga e di short track così come nei Grand Prix di pattinaggio di figura. Traguardo raggiunto, insieme all’Italia, soltanto da Belgio, Canada e Corea del Sud.
Era accaduto una sola volta nella storia tricolore, nella stagione 2013-14, e mai più: né prima, né dopo. Ma in questa stagione, a differenza del 2013-14, le Nazionali azzurre hanno dovuto fare a meno di campionesse del calibro di Arianna Fontana, Francesca Lollobrigida e, in larga misura, anche di Martina Valcepina, medagliate olimpiche che hanno segnato con i loro trionfi l’ultimo decennio.
Un exploit complessivo che diventa inedito e non teme confronti se si aggiunge l’eccezionale momento del curling azzurro, non solo in grado di raccogliere medaglie mondiali ed europee dopo Pechino, ma capace anche di portare i suoi atleti a partecipare per la prima volta al Grand Slam of Curling in Canada riuscendo addirittura a vincere una delle tappe più prestigiose.
Non è ancora tempo di bilanci – che arriveranno, definitivi, a stagione conclusa – ma l’Italia intanto sta lì nell’élite mondiale degli sport del ghiaccio, dove risiedono abitualmente le superpotenze nordamericane e asiatiche che da sempre contano su un numero di impianti e risorse nemmeno lontanamente paragonabili.
L’Italia ha compensato il gap con il lavoro, l’impegno e la programmazione e così farà in vista anche dei prossimi obiettivi.
Nella speranza che i suoi atleti vengano celebrati per i loro trionfi senza precedenti e non si torni a parlare di loro soltanto a Milano Cortina o, nell’attesa, solamente per alimentare il fuoco di diatribe, dispute o polemiche.
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