Para Ice Hockey, grande successo per l'Open Day di Padova
Tanti partecipanti ed entusiasmo alle stelle: un bel segnale in ottica futura
Ottimi riscontri per la manifestazione rivolta alle persone con disabilità agli arti inferiori organizzata dalla Federazione Italiana Sport del Ghiaccio nella giornata di sabato 28 ottobre.
Un bel segnale in ottica futura.
Sabato 28 ottobre, il Centro Sportivo Plebiscito di Padova è stato teatro del primo «Open Day» del para ice hockey italiano, iniziativa organizzata e promossa dalla Federazione Italiana Sport del Ghiaccio nell’ambito di Gen26 – Programma Education di Milano-Cortina 2026.
Lo scopo della giornata è stato di dare l’opportunità alle persone con disabilità agli arti inferiori di provare una disciplina inserita nel programma dei Giochi paralimpici di Milano-Cortina 2026.
I partecipanti hanno difatti potuto scendere sul ghiaccio bardati con il kit e l’attrezzatura necessaria per praticare il para ice hockey, seguiti dallo staff tecnico della Nazionale italiana, pronto a dare informazioni e consigli a chiunque.
L’obiettivo è quello di ampliare quanto più possibile la base di praticanti, in maniera tale da fornire uno strumento per accrescere le proprie capacità nell’ambito della disabilità, nonché un’opportunità di inclusione e realizzazione. Non si cercano solo nuovi atleti, bensì anche tecnici.
Il progetto è ad ampio respiro e mira a rendere il para ice hockey una valida attività aperta a chiunque voglia avvicinarvisi.
«È andata alla grande, abbiamo avuto un’ottima partecipazione, – racconta Andrea Macrì, della Nazionale Italiana. – Hanno partecipato tanti ragazzi giovani, ma anche qualcuno più attempato. In comune avevano una voglia incredibile di giocare a para ice hockey.
«Tanti ragazzi che non vedevano l’ora di avere questa possibilità. C’è chi aveva paura all’inizio, ma l’ha vinta per la voglia di provare qualcosa di nuovo e diverso, arrivando al punto di non voler più uscire dal ghiaccio!
«Il successo più grande è quello di aver trovato persone con voglia di creare una squadra, non solo di fare questa giornata una tantum.»
La speranza è che l’open day di Padova possa rappresentare il primo di una serie di appuntamenti analoghi da proporre in altre località, così da esplorare nuovi orizzonti e raggiungere un elevato numero di persone. I
l traguardo auspicato è che i Giochi paralimpici del 2026 non siano un punto d’arrivo, bensì una manifestazione in grado di lasciare un’eredità e avviare un lungo percorso futuro.
«Questi sono quegli aiuti concreti di cui abbiamo bisogno in ottica futura. Si fa già tanto per noi atleti della nazionale, ma se riuscissimo a iniziare un percorso di Open Day in giro per il Nord Italia, coinvolgendo territori e comitati regionali, allora andremmo davvero a onorare quanto fatto dai pionieri per Torino 2006.
Nel frattempo, speriamo di riuscire a fare almeno un altro open day entro la fine dell’anno a Padova!” conclude Macrì.
Chiunque fosse interessato alla materia, può scrivere all’indirizzo [email protected].
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