Oltre 500 persone sono salite oggi al rifugio Fratelli Garbari
Ai XII Apostoli, con il coro della Sosat celebrato il ricordo dei caduti della montagna
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Oltre 500 persone sono salite oggi ai 2.500 metri del rifugio Fratelli Garbari ai XII Apostoli, nel cuore del Gruppo Brenta, per partecipare alla giornata in memoria dei caduti della montagna.
Assieme ad essi i coristi della Sosat, guidati dal maestro Roberto Garniga, che hanno partecipato al pellegrinaggio e cantato nel corso del rito eucaristico celebrato, non nella chiesetta, ma nella balconata alla base della cima XII Apostoli, dal mantovano don Giorgio Dall'Oglio, lassù da 45 anni.
Il Coro della Sosat ha poi eseguito alcuni brani fra i più significativi del suo repertorio.
Un cantare assieme, in condivisione, nel ricordo di chi ha lasciato la vita fra le vette.
Il momento più emozionante, come sempre, quando i coristi sosatini diretti da Garniga hanno intonato «Signore delle cime».
Nella chiesetta don Dall'Oglio ha benedetto le nuove lapidi che ricordano: Paolo Mazzonelli vittima di una valanga in Valcava, nel Gruppo del Lagorai nel gennaio del 2021; Luigi Locatelli caduto nel luglio dello scorso anno sul Monte Cavallo in Alta Val Brembana e Liliana Bertoldi vittima il 3 luglio 2022 del crollo sul ghiacciaio della Marmolada.
Presenti due Gruppi di alpini del mantovano e del bresciano, il soccorso alpino del Trentino, quelli della Guardia di Finanza e dei Carabinieri.
Gli alpinisti sono stati accolti con la consueta cordialità dal gestore del rifugio Aldo Turri.
La cerimonia in ricordo dei caduti della montagna si celebra da 70 anni e dal 1963 vi partecipano, con ogni tempo, i coristi sosatini, come ha ricordato Andrea Zanotti presidente del Coro Sosat.
«Come in tutte le liturgie, la ripetizione dopo tanti anni dello stesso gesto, non scade mai in ripetizione, ma conserva, intatta, significati, affetti e volti che vengono così richiamati ad esistenza e consegnati alla memoria, individuale e collettiva.»
La chiesetta del XII, è una grotta scavata nella dolomia alla base della cima XII Apostoli, poco sopra il rifugio Fratelli Garbari.
Venne costruita fra il 1951 ed il 1953, anno in cui venne inaugurata.
Il Tempio con alle pareti le lapidi dei caduti della montagna, fu costruito per iniziativa del compianto don Bruno Nicolini a seguito di una tragedia avvenuta alla fine di luglio del 1950.
Un gruppo di 4 giovani: Giuseppe Fiorilla, Maria Rita Franceschini, Vittorio Conci e Mauretta Lumini, transitati al rifugio ai XII Apostoli e diretti al rifugio Maria e Alberto ai Brentei, caddero in un crepaccio della vedretta dei Camosci.
I giovani rimasero nel crepaccio al gelo e doloranti per due giorni e Giuseppe, Maria Rita e Vittorio non resistettero: solo Mauretta Lumini sopravvisse e venne salvata dai soccorsi.
La morte dei tre giovani universitari turbò il mondo alpinistico trentino e come monito venne realizzata la chiesetta a ricordo degli alpinisti caduti.
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